- Monday, 26 November 2012
- Last Updated: Friday, 07 December 2012 09:02
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Novembre 2012
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento della richiesta del dosaggio di 1-25(OH)2 Vitamina D.
In riferimento alle indicazioni delle principali linee guida internazionali la richiesta è giustificata nei seguenti casi:
- ipercalcemia associata a bassi livelli di PTH circolante (per lo screening di malattie granulomatose, quali sarcoidosi, tubercolosi, malattie emoproliferative come alcuni linfomi)
- disordini congeniti o acquisiti del metabolismo della 25(OH) vitamina D o del fosfato (per lo screening di rachitismi resistenti a vitamina D, ipofosforemia oncogenica, o disordini ereditari da perdita di fosfato).
- insufficienza renale cronica (per eventuale modulazione della supplementazione)
- iperparatiroidismo primitivo.
Pertanto, la richiesta della determinazione della 1-25(OH)2 Vitamina D deve specificare la patologia sospetta o in atto, che rientri nelle categorie sopra elencate.
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