Careggi per i corretti stili di vita
Nel 2015 AOU Careggi ha approvato il regolamento aziendale sulla Tutela della salute contro i danni derivanti dal fumo che estende il divieto di fumare in tutta l’area ospedaliera, non solo nei locali ma anche negli spazi aperti.
È un atto di coerenza con la mission dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, che mira alla tutela della salute dei propri utenti, alla prevenzione dei rischi per i lavoratori e alla promozione della cultura dei corretti stili di vita per i dipendenti e per i cittadini;un atto di responsabilità nei confronti della comunità nel contrastare uno dei principali fattori di rischio per la salute.
2019 L'impegno di AOUC è mantenuto negli anni, con la programmazione di eventi formativi rivolti al personale sanitario, ai pazienti che iniziano il percorso presso il Centro Antifumo Careggi, con giornate presso l'Ordine dei Medici di Firenze, presso le scuole nel territorio per sensibilizzare i giovani. Da un questionario interno abbiamo rilevato che il nostro impegno e le iniziative sono stati molto apprezzati dai dipendenti che si sono dimostrati sensibili, e auspicano di mantenere la linea della promozione dei corretti stili di vita in generale.
L’impegno degli operatori sanitari
Ogni anno in Toscana muoiono circa 5.500 persone per patologie fumo-correlate: è come se ogni mese si schiantasse sul Monte Morello o sul Monte Serra un Boeing 747 da 500 posti.
I fumatori in Toscana sono circa 700.000; di questi circa 300.000 tra i 40 e i 60 anni nei prossimi anni si ammaleranno più frequentemente di malattie fumo-correlate, quindi è proprio su di loro che si dovrebbe focalizzare l’attenzione.
In Toscana purtroppo spesso i fumatori smettono dopo i 60 anni, ormai quando le patologie fumo-correlate sono già insorte. Nonostante questo non è mai troppo tardi per smettere di fumare. L'esempio degli adulti, ed in particolare degli operatori sanitari, può dare un contributo importante nel limitare l'iniziazione al fumo delle nuove generazioni.
Medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari in genere dovrebbero consigliare a tutti i fumatori di smettere, anche se sono essi stessi fumatori. Nessuno è obbligato a smettere, ma il consigliare stili di vita sani diventa sempre di più uno dei compiti irrinunciabili di tutte le professioni sanitarie.
Vuoi smettere di fumare?
Se sei uno dei 700.000 fumatori toscani, concediti un pò di tempo per leggere questo appello. Non è nostra intenzione colpevolizzarti per questa vera e propria dipendenza, ma sappi che ogni anno, nella nostra regione, un decesso su sette è attribuibile ai danni delle sigarette.
Non vogliamo spaventarti con cifre terroristiche sui danni provocati dal fumo, ma ti invitiamo a riflettere sul fatto che potrebbe essere arrivato il momento per provare a smettere di fumare.
Può essere l’investimento più importante della tua vita, sia in termini di salute che economici: una volta che ti sarai liberato da questo pericoloso stile di vita, il rischio di ammalarti di patologie legate al fumo si abbasserà, con il passare degli anni: vivrai sicuramente più a lungo e con una migliore qualità della vita.
I benefici a breve termine sono evidenti: si respira meglio, la tosse sparisce, aumenta la resistenza fisica e anche il tuo aspetto trarrà un evidente miglioramento. Inoltre, in soli cinque anni, risparmierai fino a 11.000 euro.
Gli strumenti che hai a disposizione in questo percorso sono molti:
Spegni la sigaretta e…
Tempo trascorso dall'ultima sigaretta | Sintomi e benefici |
20 minuti | La pressione sanguigna e la frequenza cardiaca si normalizzano (smettere di fumare aiuta da subito). |
2 ore | Il livello di nicotina diminuisce e inizia a sentire il desiderio di un'altra sigaretta. Rimani saldo nei tuoi propositi. |
8 ore | Il livello di nicotina si è ridotto a metà. Il monossido di carbonio è diminuito della metà circa con conseguente aumento dei livelli di ossigeno. |
24 ore |
Nel tuo organismo non c'è più monossido di carbonio e la capacità del sangue di trasportare ossigeno aumenta. I polmoni cominciano a ripulirsi dal muco e dai depositi lasciati dal fumo. Abbassamento della pressione. |
48 ore | Il gusto e l'olfatto iniziano a migliorare. Proverà più gusto nel mangiare. Non esageri, in particolare eviti dolciumi, merendine, caramelle. Prediliga frutta, verdura, acqua. |
3 giorni | Respiri meglio e recuperi energia, sta aumentando la sua capacità polmonare |
1 settimana | Inizi a diminuire il tuo rischio di infarto cardiaco. |
Da 2 a 12 settimane | La circolazione continua a migliorare. La pelle appare più luminosa. Il sistema delle microciglia dell'apparato respiratorio garantisce una sempre maggior pulizia dei bronchi. Questo potrebbe procurarle ancora un pò di tosse, è un buon segno, i suoi polmoni stanno riacquistando la funzionalità che avevano prima di iniziare a fumare. |
Da 3 a 9 mesi | La capacità polmonare è aumentata e questo ti permette di sopportare meglio gli sforzi fisici e di essere più reattivo, le normali attività quotidiane risulteranno meno faticose. |
5 anni | Il rischio di infarto si è dimezzato, così come quello di tumore alla bocca ed alla gola. |
10 anni | Il rischio di tumore polmonare è divenuto la metà di quello di un fumatore, quello di infarto è pari a chi non ha mai fumato |
Decreto antifumo
In base al recepimento della Direttiva Europea 40/2014 sui prodotti del tabacco, sono entrati in vigore i pittogrammi nei pacchetti di sigarette (immagini con malati affetti da patologie fumo-correlate), che si aggiungono alle scritte (tipo “il fumo uccide”), il divieto di fumo nelle auto con bambini e divieto di fumo nelle pertinenze esterne di reparti ginecologici e pediatrici, nonché divieto di utilizzo di additivi e potenziamento del divieto di vendita ai minori con multe ai tabaccai se trovati a vendere ai minori, nonché ritiro della licenza alla seconda infrazione.
Divieto di abbandono di mozziconi
L’art. 40 del collegato ambientale 221/2015 è entrato in vigore il 2 febbraio 2016, come recepimento della Direttiva Europea sui prodotti del tabacco e prevede:
Il 50 per cento delle somme derivanti dai proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato ad un apposito Fondo istituito presso lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e destinato all’installazione di raccoglitori e all’effettuazione di campagne di informazione.
Il restante 50 per cento dei suddetti proventi è destinato ai comuni nel cui territorio sono state accertate le relative violazioni ed è destinato alle attività di installazione di raccoglitori e all’effettuazione di apposite campagne di informazione da parte degli stessi comuni, volte a sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l'ambiente derivanti dall'abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo e dei rifiuti di piccolissime dimensioni, nonché alla pulizia del sistema fognario urbano.
L’epidemia da tabacco: i numeri nel mondo, in Italia e in Toscana
Il consumo di tabacco ha raggiunto le dimensioni di un’epidemia globale che uccide nel mondo 6 milioni di persone ogni anno, di cui 600.000 non fumatori per esposizione a fumo passivo.
In Italia l’epidemia da tabacco uccide ogni anno 83.000 fumatori o ex-fumatori per patologie legate all’abitudine al fumo e 1.100 non fumatori per patologie legate all’esposizione a fumo passivo; inoltre il fumo passivo è responsabile in Italia di 20.000 casi di infezioni acute delle basse vie respiratorie in età pediatrica e di 15.000 casi di otiti medie nei bambini.
In Toscana muoiono ogni anno 5.500 persone per patologie fumo-correlate e 100 soggetti non fumatori per patologie legate all’esposizione al fumo passivo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che, se non saranno attuate efficaci politiche di contrasto, entro il 2030 moriranno ogni anno nel mondo oltre 8 milioni di fumatori e più dell’80% di questi decessi prevenibili sarà tra le persone che vivono nei paesi a basso e medio reddito.
Quanti sono i fumatori nel mondo, in Italia e in Toscana
Nel mondo ci sono oltre un miliardo di fumatori, di cui l’80% uomini. Infatti, mentre in Europa, Nord e Sud America e Australia il fumo è anche un problema della donna, questo ancora non succede in Cina, India e nei Paesi Arabi.
In Italia i fumatori sono circa 11 milioni, 6 milioni di uomini e 5 milioni di donne, ma ci sono anche 6 milioni e mezzo di ex-fumatori, a testimonianza del fatto che si può riuscire a smettere.
I fumatori in Toscana sono 700.000.
Anche il fumo passivo può causare disturbi e malattie nei non fumatori
Chi è esposto al fumo di tabacco, presenta un rischio aumentato del 20-30% di tumore del polmone ed un rischio aumentato del 25-30% di ammalarsi di malattia cardiaca coronarica.
Il fumo passivo inoltre determina riacutizzazioni e insorgenza di asma, polmoniti e bronchiti in adulti e bambini.
Uno degli effetti inattesi dell’introduzione nel 2005 del divieto di fumo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro è stata la riduzione di circa 3.000 ricoveri l’anno per infarto (4%) nel 2005 e nel 2006 in Italia. Questo effetto è legato alla riduzione della popolazione esposta a fumo passivo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro in virtù del divieto di fumo.
E la sigaretta elettronica?
Non abbiamo dimostrazioni scientifiche riguardo alla sicurezza delle sigarette elettroniche. Queste differiscono molto l’una dall’altra nella sicurezza del prodotto e nel contenuto di nicotina. La sicurezza del prodotto è spesso insufficiente soprattutto nell’acquisto via internet. La qualità di nuovi prodotti è migliorata, ma per i consumatori è talvolta impossibile scoprirne il contenuto.
Per i fumatori passare dalle sigarette tradizionali di tabacco alle sigarette elettroniche permette di evitare di esporsi a molte sostanze tossiche e cancerogene che si producono con la combustione del tabacco, a patto che i fumatori chiudano davvero con le sigarette di tabacco. Però non sappiamo ancora se usare la sigaretta elettronica sia un metodo davvero efficace per smettere di fumare le sigarette di tabacco. Il problema principale è che l’uso della sigaretta elettronica non permette di interrompere la gestualità del fumare e quindi risulta più facile ricominciare con le sigarette tradizionali.
Non è da escludere che il consumo di sigarette elettroniche costituisca una minaccia per altre persone attraverso il fumo passivo. Ed infine dati epidemiologici provenienti dagli Stati Uniti ci dicono che la sigaretta elettronica per gli adolescenti rappresenta spesso il primo passo per iniziare a fumare!