Università degli Studi di Firenze SST Regione Toscana

Direttore ad interim Prof. Carlo Rostagno
sostitituto Dr. Alessandro Cartei
Equipe
Alessandro Cartei
Alice Ceccofiglio
Massimo Curcio
Laura Galasso
Anna Giannolo
Antonella Giordano
Giulio Maria Mannarino
Soltan Mirblook Shalmaei
Gianluca Polidori
Claudia Ranalli
Gaia Rubbieri
 
La SOD assicura la continuità assistenziale per i pazienti ricoverati nelle strutture del Dipartimento Neuromuscoloscheletrico e organi di senso, e si fa carico di individuare un percorso assistenziale specifico per i malati clinicamente instabili.
Direttore ad interim Prof. Carlo Rostagno
sostitituto Dr. Alessandro Cartei
Equipe
Alessandro Cartei
Alice Ceccofiglio
Massimo Curcio
Laura Galasso
Anna Giannolo
Antonella Giordano
Giulio Maria Mannarino
Soltan Mirblook Shalmaei
Gianluca Polidori
Claudia Ranalli
Gaia Rubbieri
 
La SOD assicura la continuità assistenziale per i pazienti ricoverati nelle strutture del Dipartimento Neuromuscoloscheletrico e organi di senso, e si fa carico di individuare un percorso assistenziale specifico per i malati clinicamente instabili.

Attività

L’attività clinica si svolge prevalentemente come consulenza quotidiana, su richiesta dei medici delle SOD dipartimentali, per lo più in forma di continuità assistenziale.

La SOD persegue obiettivi organizzativi:

  • minimo ritardo, per la chirurgia, dovuto a problemi medici
  • miglior coordinamento nell’assistenza sanitaria con un team multidisciplinare
  • implementazione di consulenze internistiche e geriatriche con garanzia di continuità assistenziale

obiettivi clinici:

  • riduzione di complicanze mediche peri-operatorie
  • riduzione di eventi avversi

obiettivi strategici:

  • miglioramento della qualità delle cure geriatriche ed internistiche
  • migliore comunicazione con i pazienti ed i loro familiari.

La SOD opera valorizzando l’intervento multiprofessionale (medico, terapista della riabilitazione, infermiere, assistente sociale) ed interdisciplinare (internista, geriatra, ortopedico, fisiatra, anestesista, cardiologo, angiologo ecc.) e, per l’anziano fragile, applica lo strumento della valutazione multidimensionale geriatrica.


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