Università degli Studi di Firenze SST Regione Toscana

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Articoli a cura dell'Ufficio Stampa


In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità del 17 novembre promossa dalla Società Italiana di Neonatologia, l’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi di Firenze ospita nell’Aula Margherita un convegno dell’Associazione di genitori “Piccino Picciò Onlus”, presieduta da Monica Ceccarelli, sulla promozione del contatto pelle a pelle come gesto semplice e naturale per aiutare i neonati e in particolare i prematuri, che sono più del 6% del totale, oltre 25mila all’anno in Italia.

Fra i temi trattati il Codice Etico del Diritto della Persona di Minore Età alla Salute ed ai Servizi Sanitari, lo sviluppo neurosensoriale del neonato pretermine nell’ambiente della Terapia Intensiva Neonatale anche in relazione al ruolo benefico della voce materna e l’aiuto delle Family Room per supportare la cura del neonato centrata sulla famiglia.

L’evento, aperto al pubblico, è in programma il 17 novembre a partire dalle 9:30 nel padiglione Maternità dell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi di Firenze con la partecipazione, tra gli altri, dell’Avvocato Martina Bruscagnin Presidente di Vivere ETS, associazione che coordina le associazioni dei genitori per la Neonatologia, Camilla Bianchi Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana, Sara Funaro Assessora educazione, welfare e immigrazione del Comune di Firenze, il professor Felice Petraglia direttore del Dipartimento materno infantile AOUC, il professor Carlo Dani della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di Careggi, Clara Mancini della Fondazione Ronald McDonald, Daniela Matarrese direttrice generale dell’Azienda ospedaliero - universitaria fiorentina.

In occasione della Giornata contro il tumore al pancreas del 16 novembre, iniziativa promossa a Firenze dall’associazione Nastro Viola che, con il patrocinio del Comune illumina di viola le porte della città e l’ingresso di Careggi per sensibilizzare sulla malattia, gli specialisti dell’Azienda ospedaliero – universitaria fiorentina (AOUC) dell’Asl Toscana Centro (ASLTC) e dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO) si confrontano in un convegno sulle prospettive di collaborazione e sinergia negli ambiti dell’assistenza, della ricerca e della didattica per la chirurgia pancreatica nell’Area vasta centro. 

Il congresso fiorentino è in programma nell’Auditorium del Cto di Careggi, in Largo Palagi a partire dalle 9 di giovedì 16 novembre. L’evento ha inoltre il patrocinio dell’Università di  Firenze (UNIFI), dell’Associazione italiana per lo studio del pancreas (AISP), dell’Associazione italiana di chirurgia epato bilio pancreatica (AICEP), della Fondazione Careggi Onlus. Fra le autorità istituzionali invitate a partecipare: Francesco Annunziato Direttore Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (DMSC) UNIFI, Katia Belvedere Direttore Generale ISPRO, Viviana Ferrari Presidente Associazione Nastro Viola, Sara Funaro Assessora educazione, welfare e immigrazione Comune di Firenze, Valerio Mari Direttore Generale ASL Toscana Centro.

Daniela Matarrese Direttore Generale AOUC con l’apertura dei lavori di Area vasta Centro, in occasione del Convegno “ringrazia le Istituzioni e i partecipanti all’evento per l’impegno comune nell’affrontare il tumore del pancreas attraverso una sinergia di competenze diagnostiche, cliniche e chirurgiche, che pone il paziente al centro dell’impegno assistenziale”.

“Questa giornata - dichiara Valerio Mari Direttore Generale ASL Toscana Centro - è l'occasione per mettere in evidenza la forte alleanza fra i professionisti del Sistema sanitario regionale, nello specifico dell'Area Vasta Centro, che permette di valorizzare le eccellenze presenti e seguire con cura il percorso dei pazienti, aspetto fondamentale in una patologia complessa come il Tumore del pancreas. Continueremo - conclude Mari - a lavorare con impegno proprio nell'ottica di massimizzare la sinergia e il confronto continuo”.

“Un plauso sincero all’iniziativa”, dichiara il Direttore Generale dell’Istituto per lo Studio la Prevenzione e la rete Oncologica (ISPRO), Avv. Katia Belvedere, “nel quale il tema del tumore al pancreas è affrontato in una dimensione  complessiva, che guarda ai bisogni del paziente e al ruolo dei professionisti nell’ambito dell’intero percorso di cura, a partire dalla fase della diagnosi, sino alla definizione dei PDTA e dei modelli organizzativi correlati, ponendo particolare attenzione anche all’attività di prevenzione.
Quale DG dell’ISPRO, cui è demandato il coordinamento della rete oncologica toscana, sono, inoltre, orgogliosa di poter promuovere sinergie di rete fra le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Regionale, a partire dall’Area Vasta Centro.”

"La chirurgia del pancreas – spiega il professor Gian Luca Grazi, nuovo direttore della chirurgia epato bilio pancreatica di Careggi e responsabile scientifico del convegno – presenta interessanti potenzialità di crescita dal punto di vista tecnico e organizzativo, dalla diagnosi precoce alla preparazione del paziente all’intervento, alle fasi successive dei controlli a breve e lungo termine. Una nuova prospettiva di stretta collaborazione fra medicina di base, oncologi del territorio e di Careggi, chirurghi della Asl e dell’Azienda ospedaliero universitaria fiorentina – conclude Grazi – può realizzare un modello assistenziale più efficace per la cura e la qualità di vita dei pazienti".

"Contrariamente al passato – ha dichiarato il dottor Alessandro Anastasi, direttore della chirurgia dell’Ospedale San Giovanni di Dio che è Centro di riferimento aziendale ASLTC per la chirurgia del pancreas - il chirurgo non rappresenta più il protagonista assoluto nel trattamento del tumore del pancreas, patologia molto aggressiva, con prognosi severa ed incidenza in aumento. Le evidenze scientifiche hanno mostrato che una precoce presa in carico dei pazienti affetti da tale patologia da parte del gruppo oncologico multidisciplinare dedicato, ed il loro trattamento in centri di riferimento riducono la morbilità e la mortalità di una chirurgia gravata ancora oggi da un’alta percentuale di complicanze. L’auspicabile creazione di percorsi assistenziali condivisi a livello territoriale derivanti dalla collaborazione dei vari centri di riferimento, e con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, rappresenterebbe un buon traguardo per gli addetti ai lavori ma soprattutto un nuovo punto di partenza per il miglioramento della storia naturale di questi pazienti".

I temi saranno affrontati dal dottor Niccolò Biancalani della Federazione italiana medici di medicina generale, dal professor Gabriele Baldini, responsabile del programma di Preabilitazione a Careggi, dalla dottoressa Beatrice Orlandini dell’Endoscopista Aouc, dal dottor Alessandro Anastasi direttore della Chirurgia Generale all’Ospedale San Giovanni di Dio, dal professor Andrea Galli Responsabile della Pancreas Unit di Careggi, dal professor Lorenzo Antonuzzo direttore dell’oncologia medica Aouc e dal dottor Luca Tirloni medico in formazione in chirurgia generale.

https://www.aou-careggi.toscana.it/internet/images/docs/file/Formaz/2023/23_Convegno_giornata_Modiale_Tumore_Pancreas.pdf

Firenze 13 novembre 2023 – Si inaugura la nuova area della Diagnostica Senologica di Careggi diretta dal dottor Jacopo Nori al piano terreno del Padiglione 9 in viale della Maternità, con l’attivazione di un quinto mammografo di ultima generazione che si aggiunge a quelli in funzione al piano interrato dell’adiacente Maternità e Ginecologia.

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha espresso apprezzamento per la Diagnostica senologica di Careggi affermando che “l’eccellenza di questa struttura della Sanità fiorentina e regionale, per le competenze e le capacità assistenziali consolidate in anni di attività, merita la straordinaria generosità di cittadini e istituzioni come Corri La Vita e Fondazione CR Firenze, impegnate nella raccolta fondi per il potenziamento delle preziose tecnologie, sempre più avanzate, indispensabili per la diagnosi precoce del tumore al seno”.

“Careggi ringrazia l’Associazione Corri la Vita onlus che, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dei coniugi Ludovica e Matteo Frescobaldi – dichiara il Direttore generale Daniela Matarrese – ha donato all’Azienda ospedaliero - universitaria fiorentina questo mammografo, per un valore di 170mila euro, che va a completare la dotazione tecnologica della Senologia, consentendo un significativo incremento della capacità di erogazione degli esami e nei casi più complessi una maggiore accuratezza diagnostica”.

In un anno, la Diagnostica Senologica di Careggi è in grado di eseguire circa 18.800 mammografie, 11.400 ecografie, 1.500 biopsie eco-guidate, oltre 600 biopsie radioguidate, 600 risonanze magnetiche, 1.100 mammografie con mezzo di contrasto. Ogni anno si registrano circa 300 nuove diagnosi di tumore.

“Il rapporto che abbiamo con Careggi e con Jacopo Nori è ormai consolidato e stabile - commenta Eleonora Nesi Frescobaldi, presidente di Corri La Vita Onlus -. Siamo felici di aver contribuito nel corso degli anni al rafforzamento di una Diagnostica Senologica ormai tra le migliori d’Italia. Anche in questo settore poter contare su strumenti all’avanguardia e di ultima generazione rappresenta un valore decisivo per prevenire o sconfiggere il tumore al seno. Siamo davvero commossi dalla generosità di chi si è attivato insieme a noi e dalla vicinanza di decine di migliaia di fiorentini che con il loro contributo da vent’anni permettono a Corri La Vita di svolgere un’azione costante e concreta”.

Questa tecnologia - spiega Jacopo Nori - dotata dei più recenti e innovativi strumenti di immagine e interventistica, contribuisce a migliorare la diagnosi e il trattamento del carcinoma mammario tramite il mezzo di contrasto, con un sistema affidabile dotato di sensibilità paragonabile alla risonanza magnetica, ma con una specificità superiore, che consente di localizzare le lesioni e fare anche le biopsie, con tanti vantaggi dal punto di vista clinico e per la pazienti, aumentando la rapidità e la precisione dell’esame.

''Abbiamo risposto con la consueta generosità - dichiara il Presidente della Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca - alla richiesta di Corri la Vita che sosteniamo fin dalla sua nascita e di cui condividiamo pienamente le nobili finalità. La nostra Istituzione, che tanto si è impegnata in ambito sanitario negli anni della pandemia, non intende diminuire ora i suoi sforzi in un campo così rilevante per la società. Lo dimostra questo nuovo e deciso sostegno alla donna a cui vogliamo essere vicini soprattutto quando deve attraversare dei momenti particolarmente difficili della propria vita''.

Giornata delle Associazioni dell’Azienda Careggi al Nuovo ingresso in Largo Brambilla, il 23 maggio, dalle 10 alle 14: le associazioni di volontariato e tutela accreditate in Ospedale, che svolgono attività di supporto e promozione dei diritti degli utenti, accoglienza, informazione, orientamento e facilitazione all'accesso ai servizi in area sanitaria, saranno presenti con punti informativi e attività di sensibilizzazione ai cittadini.

Fra gli eventi, nell'aula 11 al padiglione 3 del Nuovo Ingresso Careggi Didattica, il dottor Fabio Firenzuoli, direttore del Centro di riferimento regionale in fitoterapia (CERFIT) presenterà il suo libro “Erbe, Alimenti e Farmaci tra sinergie e interazioni” il cui ricavato sarà devoluto al progetto “Ci piace impossibile” della Fondazione Careggi Onlus, finalizzato all'acquisto di caschi per evitare la perdita dei capelli durante la chemioterapia in pazienti in cura a Careggi, in Oncologia Medica e Radioterapia.

Sono state recentemente pubblicate su Nature Reviews Rheumatology, una delle più prestigiose riviste scientifiche in ambito medico, le prime linee guida europee sulla diagnosi e trattamento della Granulomatosi Eosinofila con Poliangioite (EGPA), nota anche come sindrome di Churg-Strauss.

I coordinatori di questo sforzo collaborativo a livello europeo sono: Giacomo Emmi, professore associato di Medicina Interna dell’Università di Firenze, dirigente medico nella SOD Medicina Interna Interdisciplinare, diretta dal professor Domenico Prisco, dell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi (AOUC) responsabile della Sottorete clinica malattie autoimmuni della Rete toscana malattie rare e Augusto Vaglio, professore associato di nefrologia, direttore della Scuola di nefrologia nello stesso ateneo, dirigente medico nella SOC Nefrologia dell’Ospedale pediatrico Meyer, diretta dalla professoressa Paola Romagnani.

La EGPA è una malattia rara autoimmune - ricorda Giacomo Emmi - classificata tra le vasculiti sistemiche, ovvero patologie caratterizzate da un processo infiammatorio dei vasi sanguigni. I pazienti affetti da questa patologia presentano tipicamente una storia di asma bronchiale e rinosinusite, accompagnate dall’incremento a livello ematico di alcuni globuli bianchi, noti come eosinofili. A queste manifestazioni, possono associarsi differenti coinvolgimenti di organi come cuore, sistema nervoso, reni e cute.

Data la rarità della malattia - evidenzia Augusto Vaglio - la diagnosi e la gestione di questa patologia risultano difficili. In Italia, così come in Europa, sono pochi i centri di riferimento in grado di farsi carico di questi pazienti. Oggi sono però disponibili nuovi approcci terapeutici, in grado di modificare la storia naturale di questa patologia rara. Scopo di queste linee guida, le prime e uniche ad oggi esclusivamente dedicate alla EGPA, è quello di fornire una indicazione a livello europeo per la diagnosi, la gestione clinica e il trattamento di una patologia complessa, di cui Careggi e Meyer sono Centri di cura di eccellenza in Italia e in Europa.

Questo documento - concludono Emmi e Vaglio - si inscrive in un progetto più ampio, che coinvolge a livello europeo i maggiori centri di cura e ricerca sulla EGPA, che insieme costituiscono l’European EGPA Study Group (https://eestudygroup.com/) coordinato assieme al professor Benjamin Terrier di Parigi. Questa collaborazione ha consentito negli ultimi anni di condurre non solo importanti studi clinici sulla malattia, ma anche di sviluppare le raccomandazioni da poco pubblicate. 

Una giornata dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione sulla salute maschile nelle varie fasi della vita è il tema dell’evento in programma il primo aprile in Piazza Santa Maria Novella a Firenze a partire dalle 11. Fra i temi al centro del punto informativo con specialisti ed esperti a disposizione dei cittadini: stile di vita e fertilità maschile, perché gli uomini hanno sempre meno spermatozoi, il tumore del testicolo.

É una iniziativa della SOD Andrologia, Endocrinologia femminile e Incongruenza di genere dell’Azienda ospedaliero – universitaria fiorentina in collaborazione con la Fratellanza militare di Firenze per sensibilizzare le coppie, con una corretta informazione scientifica, sulla salute riproduttiva maschile.

La frequenza stimata nella popolazione dell’infertilità di coppia è intorno al 15%, con dati preoccupanti di aumento nei prossimi anni – spiega la professoressa Linda Vignozzi coordinatore scientifico dell’evento, che aggiunge – mentre la partner femminile effettua visite mediche ginecologiche fino dall’adolescenza, il maschio non viene quasi mai valutato, anche quando si presenta un problema di fertilità di coppia.

È importante – conclude Vignozzi – diffondere la consapevolezza che gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano che circa il 40-50% dei casi di infertilità di coppia sono dovuti a fattori maschili. Pertanto, va fatta molta attenzione alla prevenzione delle principali patologie che possono colpire il sistema riproduttivo dell’uomo, dai problemi ormonali nella pubertà a quelli relativi a una buona funzione sessuale, fino alla qualità e produzione di spermatozoi e quindi alla capacità di procreare.

Si è svolta nei giorni scorsi nell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi di Firenze la prima edizione dell’evento formativo “Neurofisiologia in Neurochirurgia”. Il corso ha presentato l’utilizzo del monitoraggio neurofisiologico intra-operatorio nella chirurgia oncologica nelle aree cerebrali deputate al movimento, considerate fino a qualche tempo fa inoperabili.

La parte principale dell’evento formativo si è svolta nelle sale operatorie della neurochirurgia dove i partecipanti, medici specialisti e tecnici di neurofisiopatologia provenienti da tutta Italia, hanno assistito in diretta a interventi chirurgici neuro-oncologici ad alta complessità, con la possibilità di fare domande durante le attività operatorie.

"Il corso è unico nel suo genere in Italia per numero e complessità di interventi eseguiti in ‘live surgery’ - ha spiegato il professor Alessandro Della Puppa, direttore della Neurochirurgia dell’Azienda Careggi - ed è il naturale risultato della casistica, tra le più significative in Europa in questo settore, sviluppata negli anni dal nostro gruppo".  

"Il monitoraggio neurofisiologico Intraoperatorio - ha aggiunto il dottor Antonello Grippo, direttore della Neurofisiopatologia dell’Azienda Careggi - è ormai considerato ‘buona pratica clinica’ indispensabile in neurochirurgia, per contribuire alla sicurezza e all'efficacia dell'intervento. Lo scopo di questo corso è stato quello di condividere sia le innovazioni metodologiche sviluppate, sia la modalità operativa del team multi - specialistico e multiprofessionale".

Il professor Simone Vanni associato di medicina interna e d’urgenza all’Università di Firenze è il nuovo direttore a Careggi dei Percorsi intraospedalieri delle urgenze. Rientra nell’Azienda ospedaliero universitaria fiorentina, dove ha iniziato la sua carriera al Pronto Soccorso, dopo aver diretto, fra i vari incarichi e strutture, anche la Medicina d’Urgenza dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli.

“Spero di contribuire - ha commentato Vanni, nel corso del primo incontro con la Direzione AOUC - allo sviluppo scientifico e professionale della medicina d’urgenza e alla cura quotidiana dei pazienti che sempre più, specialmente in questo difficile periodo, ricorrono alla nostra specialità chiedendo non solo efficienza ma anche ascolto e attenzione."

 

La Chirurgia epato-bilio-pancreatica dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, dal primo marzo, sarà diretta dal professor Gian Luca Grazi che lascia la guida della struttura complessa di Chirurgia generale ad indirizzo epato-bilio-pancreatico dell’Istituto Regina Elena (IRCCS) di Roma.

Lo annuncia la Direzione AOUC che accoglie il professor Grazi con la prospettiva di rilanciare e consolidare le attività assistenziali e di ricerca relative alla chirurgia del fegato e del pancreas. Grazi, fra i maggiori esperti in materia a livello nazione e internazionale, con oltre 350 pubblicazioni scientifiche, subentra nella direzione della struttura complessa guidata fino ad ora dal professor Fabio Cianchi che ha assicurato la prosecuzione delle attività, dopo il trasferimento al Policlinico di Milano del professor Paolo Muiesan venuto prematuramente a mancare lo scorso anno.

È in programma sabato 25 febbraio nell’Auditorium del CTO dell’Azienda ospedaliero – universitaria Careggi a Firenze in Largo Palagi il convegno della Società Toscana di Medicina Legale. Nel corso dell’evento, realizzato nell’ambito delle attività formative dell’Ospedale, con la collaborazione della Sezione di Scienze Medico Forensi dell'Università degli studi di Firenze,  medici legali, magistrati e avvocati si confronteranno sulla consulenza tecnica preventiva.

Le modalità di attuazione della consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c. – spiegano i responsabili scientifici dell’evento, Martina Focardi responsabile della Medicina Legale di Careggi e Aurelio Bonelli presidente della Società Toscana di Medicina Legale – presentano difformità di applicazione sotto il profilo medico legale per cui è necessario il confronto finalizzato alla condivisione di una metodologia procedurale e valutativa. Il tema sarà trattato sotto un duplice profilo, medico legale e giuridico, dai diversi relatori. Interverranno il Consigliere della Corte di Cassazione Marco Rossetti e la Presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo. 

A partire dal 20 febbraio 2023 sarà attivato dall’Azienda ospedaliero – universitaria Careggi di Firenze il numero 0557949582 dalle 14 alle 15, dal lunedì al venerdì, per prenotare visite ed esami per la prevenzione cardiologica femminile, riservata alle donne che non hanno mai fatto una visita cardiologica.

L’iniziativa è in programma l’8 marzo, in occasione della Festa della donna, dalle 14:30 alle 18:30 e prevede visite specialistiche per l’analisi del profilo di rischio cardiovascolare femminile nelle persone che non si sono mai sottoposte ad alcuna valutazione specialistica.

Le prestazioni, prenotabili fino ad esaurimento posti, saranno eseguite negli ambulatori delle Malattie Aterotrombotiche, dirette dalla professoressa Rossella Marcucci, al piano terra del padiglione 15, Piastra dei servizi, nel viale San Damiano dell’area sanitaria dell’Ospedale Careggi.

La giornata di prevenzione – spiega Marcucci – è organizzata nell’ambito del Dipartimento Cardio toraco vascolare diretto dal dottor Brunetto Alterini, in collaborazione con la Scuola di specializzazione in malattie cardiovascolari diretta dal professor Carlo Di Mario dell’Università di Firenze.

Le donne – ricorda Marcucci – presentano una mortalità superiore di 1,5 volte rispetto agli uomini entro 1 anno da un infarto miocardico. La conoscenza dei più comuni fattori di rischio e la valutazione del proprio stato di salute, anche con l’utilizzo di specifici indicatori, rappresenta il primo passo per combattere la malattia cardiovascolare e salvare la vita delle donne.

Fumo, sedentarietà, diabete, ipertensione, colesterolo elevato, eccessiva alimentazione e obesità – conclude Marcucci – sono i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e la Festa della donna può essere una buona occasione per pensare al nostro cuore anche dal punto di vista sanitario.

Sono prorogate fino alle ore 14.00 del 20 febbraio le iscrizioni ai progetti per il 2023 del Servizio Civile Universale nell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze. Disponibili ancora posti per i 5 progetti dedicati a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni in possesso dei requisiti richiesti nel Bando del Dipartimento per le Politiche Giovanili. I progetti di Careggi riguardano la facilitazione per l'accesso alle cure degli utenti, l’accompagnamento nel percorso oncologico, chirurgico e l'accoglienza in Pronto Soccorso. Le attività previste riguardano l’orientamento ai servizi, il supporto all’accesso alle prestazioni, gli aspetti relazionali con l’utenza.

La domanda di partecipazione è online all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it
Per informazioni: http://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/ e www.aou-careggi.toscana.it nella sezione “Azienda” alla voce “Servizio Civile”.

In occasione della Giornata dell’epilessia che quest’anno si celebra il 13 febbraio il Centro epilessia della Neurologia 2, diretta dal professor Luca Massacesi, dell’Azienda ospedaliero – universitaria Careggi di Firenze, mette a disposizione della cittadinanza il numero 0557947003 per fornire informazioni sulla malattia. La linea sarà attiva la mattina dalle 9 alle 13 e il pomeriggio dalle 15 alle 18. Lo annuncia la dottoressa Eleonora Rosati referente del Centro epilessia AOUC, dove sarà distribuito anche materiale informativo. Lunedì 13, per testimoniare solidarietà e vicinanza ai pazienti e alle loro famiglie, insieme ai monumenti di varie città, la statua del David del Piazzale Michelangelo sarà illuminata con una luce viola, colore simbolico dell’epilessia.

L’epilessia - ricorda Rosati in qualità di coordinatrice della sezione interregionale tosco umbro marchigiana della Lega italiana contro l’epilessia LICE - è una fra le malattie neurologiche più diffuse, sono oltre 50 milioni le persone colpite a livello mondiale, in Toscana si stima siano circa 35.000. In media una persona su dieci può avere esperienza di una sola crisi epilettica durante la propria vita. Nonostante una così elevata frequenza – prosegue Rosati – la malattia suscita ancora oggi pregiudizi e discriminazioni sociali, inducendo le persone con epilessia a isolarsi.

Far luce su questa condizione - conclude Rosati - è l’impegno della LICE società scientifica che riunisce neurologi che si occupano di epilessia e che sostiene in Italia la giornata internazionale, nata da un’iniziativa congiunta dell'Ufficio internazionale per l'epilessia (IBE) e della Lega internazionale contro l'epilessia (ILAE). Ogni anno il secondo lunedì di febbraio si promuovono in oltre 130 paesi nel mondo eventi dedicati alla corretta informazione e alla sensibilizzazione sociale.

 

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La Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze è la prima in Toscana e una delle poche strutture pubbliche in Italia a disporre di un esoscopio di ultima generazione per gli interventi di chirurgia cerebrale, oncologici e neurovascolari. Un sistema innovativo di visione 3D delle immagini chirurgiche – spiega il professor Alessandro Della Puppa, direttore della Neurochirurgia AOUC – che sostituisce l’utilizzo del microscopio intra-operatorio tradizionale.

Il sistema per un investimento pubblico di circa 500mila euro – prosegue Della Puppa – utilizza una telecamera ad altissima definizione, posta a pochi centimetri dal paziente, che trasmette le immagini digitalizzate del campo operatorio, ingrandite su schermi ad alta risoluzione, fornendo la magnificazione dei dettagli intra-operatori, con qualità superiore a quella del microscopio tradizionale.

Il nuovo sistema – aggiunge Della Puppa – non costringe più il chirurgo a operare guardando dentro un microscopio, con evidenti limitazioni dell’interazione con l’equipe presente in sala. L’operatore è libero da costrizioni e ha di fronte schemi 3D, che permettono una visione molto simile a quella della realtà aumentata, migliorando l’apprezzamento dei dettagli e della profondità del campo operatorio.

Il nuovo esoscopio – conclude Della Puppa – permette di aggiungere ai vantaggi tecnici anche la possibilità di utilizzare più schermi contemporaneamente, in modo da facilitare il lavoro di equipe e la formazione nell’ambito delle attività didattiche dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi.

La Direzione di Careggi è impegnata, su indicazione dell’Assessorato al Diritto alla Salute della Toscana, in un audit tecnico organizzativo di analisi e risoluzione delle criticità che hanno portato l’Urologia dell’Azienda ospedaliero universitaria fiorentina a superare i tempi di attesa per gli interventi oncologici a fronte di una crescente domanda. 

Non ostante i volumi di attività dei 3 robot chirurgici siano molto elevati con oltre 1800 interventi all’anno dei quali 1400 urologici – dichiara il direttore generale Rocco Damone – l’utilizzo di tutto il comparto operatorio dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20 e l’impegno di almeno 3 sale il sabato non riescono ancora a soddisfare la domanda assistenziale entro il 30 giorni previsti per tutti i casi oncologici più gravi. 

Tuttavia – precisa Damone – le misure organizzative, già adottate, hanno portato ad un miglioramento costante della produttività che è passata nel 2021 dal 20% al 50% degli interventi eseguiti nei 30 giorni e per quest’anno si stima che possa arrivare al 50%.

La casistica oncologica urologica di Careggi è una delle più rilevanti a livello internazionale, la prima in Europa per tumore del rene e la prima in Italia per prostata e vescica. È anche questa responsabilità che impone all’Azienda – conclude Damone – su sollecitazione dell’Assessorato di aumentare la capacità di soddisfare una domanda crescente nei tempi congrui.

Negli ultimi anni con la diffusione e l’evoluzione tecnologica delle protesi il genere umano è sempre più bionico e stanno aumentano i pazienti portatori di diversi dispositivi medici impiantati nel corso della vita, per varie e diverse esigenze di cura. Questi dispositivi – spiega il dottor Paolo Pieragnoli responsabile dell’Aritmologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze – devono coesistere senza confliggere fra loro e questo comporta nuove sfide soprattutto in aritmologia, quando è necessario impiantare dispositivi come pacemaker o defibrillatori, che emettono scariche elettriche per supportare il ritmo cardiaco, ad esempio in pazienti con il torace ricostruito con placche metalliche in un precedente intervento per malformazioni o traumi.

Siamo agli inizi di questa nova prospettiva – prosegue Pieragnoli – le casistiche sono ancora limitate, ma in aumento con pazienti in condizioni anatomiche nuove e sempre diverse che necessitano approfonditi studi, anche e soprattutto in condizioni di urgenza, per valutare le caratteristiche del pacemaker o defibrillatore da impiantare, in base alle protesi già presenti nel torace. Tecnicamente si parla di “modellizzazione del caso” con varie fasi di analisi della condizione anatomica, delle tecnologie, dei materiali, delle procedure chirurgiche più vantaggiose e, alla fine, come ultimo atto dell’intervento c’è un test di funzionamento per verificare l’interazione dei vari impianti.

Recentemente – ricorda Pieragnoli – grazie alla collaborazione tra chirurgia toracica, aritmologia e ingegneria tecnica, abbiamo realizzato a Careggi, il primo impianto di un defibrillatore sottocutaneo in un paziente sottoposto a correzione chirurgica di una malformazione del torace. Propio la presenza di queste barre metalliche avrebbe potuto interferire con il posizionamento e il corretto funzionamento del dispositivo sottocutaneo successivamente impiantato ed il cui funzionamento è stato valutato inducendo al termine dell’intervento la specifica aritmia da cui era affetto il paziente, confermando il corretto funzionamento dell’apparecchio. Questa soluzione è stata ritenuta la più vantaggiosa per il paziente poiché ha evitato il posizioneranno di elettrodi all’interno delle camere cardiache evitando gli eventuali rischi a lungo temine connaturati a questa tecnica più invasiva.

In questo caso la nostra esperienza - conclude Pieragnoli - nella gestione di questi nuovi pazienti si è realizzata nella collaborazione fra i medici dell’aritmologia: Luca Checchi, Giuseppe Ricciardi, Laura Perrotta, Andrea Colella e il collega Alessandro Gonfiotti della Chirurgia Toracica, diretta dal professor Luca Voltolini, con la prospettiva di gettare le basi di un centro specializzato in casi sempre più complessi.

Sono aperte fino al 10 febbraio le iscrizioni ai progetti per il 2023 del Servizio Civile nell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze. Sono ancora disponibili posti per i 5 progetti dedicati a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni in possesso dei requisiti richiesti nel Bando del Dipartimento per le Politiche Giovanili. 

I progetti di Careggi riguardano l’accompagnamento nel percorso oncologico, chirurgico e in Pronto Soccorso. Le attività previste riguardano l’orientamento ai servizi, il supporto all’accesso alle prestazioni, gli aspetti relazionali con l’utenza. 

La domanda di partecipazione è online all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it
Per informazioni: http://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/ e www.aou-careggi.toscana.it nella sezione “Azienda” alla voce “Servizio Civile”.    

Sarà il concerto del Light Gospel Choir il protagonista dell’evento di chiusura della manifestazione Careggi in note, danza e poesia in programma giovedì 5 gennaio 2023 alle ore 17 al CTO in Largo Palagi a Firenze. Il Light Gospel Choir nasce nel 2008 e conta circa trenta elementi divisi in soprani, contralti e tenori.

È diretto dalla Maestra Letizia Dei, accompagnato al piano del Maestro Federico Pacini e alle percussioni il Maestro Marco Corsinotti. Il coro si è esibito con successo in festival, teatri e storici luoghi di culto raccogliendo sempre il plauso dal pubblico.

La manifestazione nata dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, in collaborazione con il Centro commerciale NIC e la Fondazione Careggi, ha promosso una serie di eventi musicali e teatrali al fine di condividere un momento di vicinanza, di calore umano, di solidarietà e di riflessione nel puro e autentico spirito natalizio. L'ingresso è libero e gratuito.

Ammonta a oltre 621mila euro la cifra che il fondo AIFA 5% ha rimborsato all’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi nel 2021 - lo dichiara Michele Cecchi direttore della Farmacia dell’Ospedale Fiorentino - che spiega come queste risorse siano essenziali per l’acquisto di farmaci orfani per il trattamento di malattie rare e di farmaci che rappresentano una speranza di terapia, in attesa della commercializzazione, per particolari e gravi patologie.

Careggi è al quinto posto nella classifica delle grandi aziende italiane per l’ammontare della quota di rimborso proveniente da questo fondo Aifa. Non solo un rilevante risultato economico - commenta Rocco Damone direttore generale di Careggi - ma innanzi tutto la conferma che nel nostro Ospedale si impegnano molti farmaci non reperibili sul mercato perché non prodotti o in fase produttiva precedente alla commercializzazione. 

Farmaci rari e innovativi - conclude Damone - che è dovere istituzionale di un’Azienda del Servizio sanitario pubblico mettere a disposizione dei pazienti, grazie all’impegno nella ricerca, alla tensione all’innovazione dei clinici e alla competenza della nostra Farmacia in grado di soddisfare tali richieste.

La Direzione dell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi si unisce al cordoglio dei familiari e della Sanità nazionale per la scomparsa del dottor Pasquale Mennonna, fra i maggiori neurochirurghi italiani. Persona di grande umanità e cultura ha trascorso la sua vita professionale a Careggi, portando l’Ospedale e la Sanità fiorentina ai massimi livelli internazionali.


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