Università degli Studi di Firenze SST Regione Toscana

Units


Responsabile dr. Matteo Monami
Equipe
Diabetologia e malattie del metabolismo
Barbara Cresci
Stefano Giannini
Edoardo Mannucci 
Besmir Nereu
Laura Pala
Maria Pieri
Benedetta Ragghianti
Valentina Vitale
Malattie Infettive e Tropicali
Filippo Bartalesi
Alessandro Bartoloni
Ortopedia
 Andrea Giorgetti
Chirurgia Vascolare
 Aaron Thomas Fargion
Immunoematologia e Trasfusionale
 Valentina Luti
Geriatria per la complessità assistenziale
 Luciano Gabbani
 Antonella Scarfi
Cardiologia Generale
 Giorgio Baldereschi

Questa Unit afferisce al Dipartimento Medico-Geriatrico e gestisce i percorsi di diagnosi e cura del piede diabetico e delle sue complicanze in ottica multidisciplinare e di rete che comprende le strutture di secondo livello AOUC, lo specialista territoriale e il MMG del paziente, con le seguenti funzioni:
  • migliorare il percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente con piede diabetico in tutte le sue fasi, dalla presa in carico alla riabilitazione e al follow up
  • promuovere l'integrazione di tutti professionisti chiamati ad operare nei PDTA del piede diabetico
  • erogare prestazioni di elevata complessità per i pazienti dell'Area Vasta

In regime ambulatoriale o di DH
  • diabetologiche 
  • ortopediche
  • terapia antalgica
  • terapie rigenerative immunoematologiche
  • valutazione e trattamento di eventuale infezioni
  • valutazione per eventuale intervento di PTA o di by-pass vascolare
  • toilette delle lesioni con laser
  • applicazioni di matrici biologiche
  • prestazioni specialistiche infermieristiche
  • medicazioni semplici
  • medicazioni complesse
  • attività educazionali e di follow up
Eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici, di secondo livello, sono programmati ed effettuati nelle strutture di AOUC, con percorsi appositamente predisposti e deliberati nei percorsi ambulatoriali complessi e coordinati relativi al Piede Diabetico, svolti da personale esperto formalmente identificato.

In regime chirurgico e di degenza

  • vascolari o ortopediche, come attività di urgenza o programmata
  • by-pass vascolare 
  • amputazione o intervento ortopedico di correzione delle deformità per la prevenzione delle ulcere


  • Master di I Livello in Biomeccanica applicata alla terapia ortesico-podologica
  • Master di primo livello in Ulcere cutanee: prevenzione e trattamento
  • Scuola di specializzazione in endocrinologia
  • Scuola di specializzazione in geriatria
  • Università di Medicina V e VI anno.

Monami M, Longo R, Desideri CM, Masotti G, Marchionni N, Mannucci E. The diabetic person beyond a foot ulcer: prognostic value of depressive symptoms. J Am Pod Med Ass 98: 130-136, 2008.
Monami M, Vivarelli M, Desideri C, Colombi C, Marchionni N, Mannucci E. Pulse pressure and prediction of incident foot ulcers in type 2 diabetes. Diabetes Care 32: 897-899, 2009.
Monami M, Vivarelli M, Desideri CM, Ippolito G, Marchionni N, Mannucci E. Autologous skin fibroblast and keratinocyte grafts in the treatment of chronic foot ulcers in aging type 2 diabetic patients. J Am Podiatr Med Assoc 101: 55-58, 2011.
Crawford F, Anandan C, Chappell FM, Murray GD, Price JF, Sheikh A, Simpson CR, Maxwell M, Stansby GP, Young MJ, Abbott CA, Boulton AJ, Boyko EJ, Kastenbauer T, Leese GP, Monami M, Monteiro-Soares M, Rith-Najarian SJ, Veves A, Coates N, Jeffcoate WJ, Leech N, Fahey T, Tierney J. Protocol for a systematic review and individual patient data meta-analysis of prognostic factors of foot ulceration in people with diabetes: the international research collaboration for the prediction of diabetic foot ulcerations (PODUS). BMC Med Res Methodol 13:22, 2013.
Mannucci E, Genovese S, Monami M, Navalesi G, Dotta F, Anichini R, Romagnoli F, Gensini G. Photodynamic topical antimicrobial therapy for infected foot ulcers in patients with diabetes: a randomized, double-blind, placebo-controlled study-the D.A.N.T.E (Diabetic ulcer Antimicrobial New Topical treatment Evaluation) study. Acta Diabetol. 51(3):435-40, 2014.
Monami M, Zannoni S, Gaias M, Nreu B, Marchionni N, Mannucci E. Effects of a Short Educational Program for the Prevention of Foot Ulcers in High-Risk Patients: A Randomized Controlled Trial. Int J Endocrinol. 2015 (epub-ahead of print);
Vitale V, Monami M, Mannucci E. Prostanoids in patients with peripheral arterial disease: A meta-analysis of placebo-controlled randomized clinical trials. J Diabetes Complications. 2016 Jan-Feb;30(1):161-6.
Monami M, Mirabella C, Aleffi S, Giannoni L , Mannucci E. A novel technique using CO2 laser for the treatment of lower limb ulcers with exposed bone. A proof-of-concept study. Manuscript in press.
Monami M, Mirabella C, Aleffi S, Giannoni L , Mannucci E. CO2 laser for the treatment of diabetic foot ulcers with exposed bone. Manuscript in press.
Monami M, Mirabella C, Aleffi S, Mannucci E, Elmi S, Masotti L. A Randomised, Open Label, Controlled Clinical Study to Evaluate the Efficacy and Safety of CO 2 -Laser Treatment in Patients with Diabetic Infected Foot Ulcers. Manuscript in press.
Responsabile dr. Riccardo Tani
Questa Unit afferisce al Dipartimento Anestesia e Rianimazione, gestisce il sistema delle emergenze cliniche che si verificano all'interno dell'area ospedaliera di Careggi, sia all'interno dei padiglioni che nelle aree esterne.
Team
Medico anestesista rianimatore con funzione di team leader e tutoraggio formativo
Medico specializzando in anestesia rianimazione con funzioni di supporto nell'attività clinica e di formazione
Infermiere con esperienza di terapia intensiva

I componenti del team hanno competenza in ALS e ACLS

 
Modalità di attivazione del team
In caso di malore improvviso di una persona che si trova nell'area ospedaliera Careggi (visitatori, dipendenti, pazienti ambulatoriali o degenti in strutture non intensive), chiamare immediatamente lo 055 794 2222 e specificare: luogo esatto e condizioni della persona. Chi ha chiamato deve rimanere IN LOCO  e attendere il team di emergenza che arriva in pochissimi minuti.
Formazione
  • Esterna, rivolta al personale sanitario interno sulla gestione delle emergenze
  • Interna, continua del personale del team
Didattica 
  • Didattica teorica e pratica e sede di tirocinio della scuola di specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione Unifi
  • Didattica presso la scuola di laurea in Scienze Infermieristiche di Unifi
Ricerca
  • epidemiologia degli eventi avversi in ospedale
  • miglioramento strutturale e funzionale
  • elaborazione e confronto della casistica
  • partecipazione a studi multicentrici
Responsabile dr.ssa Antonella Cramaro
S. Trapani TNFP
  

Questa Unit afferisce al Dipartimento Neuromuscoloscheletrico e Organi di Senso e si occupa di diagnostica con ultrasuoni nelle patologie cerebrovascolari; riunisce funzionalmente tutti i professionisti esperti delle strutture dipartimentali e dei servizi, integrando le competenze coinvolte nel percorso di valutazione neurosonologica.
Patologie
La diagnostica di neurosonologica (doppler transcranico) è impiegata nelle seguenti patologie:
  • ictus ischemico o emorragico
  • trauma cranico severo
  • TIA recidivanti
  • encefalopatia postanossica
  • pazienti con ESA (adulti e pediatrici) 
  • pazienti con trauma cranico severo (adulti e pediatrici) 
  • pazienti con vasospasmo severo sintomatico da ESA e con ictus ischemico in fase acuta 
  • pazienti con ESA, quando venga posta indicazione ad intervento di neurochirurgia
  • evoluzione verso la morte cerebrale

Modalità di attivazione della Equipe
Contattare direttamente la Neurosonologia, che valuta il paziente critico potenzialmente evolutivo fornendo informazioni sulle condizioni dell'emodinamica cerebrale extra e intracranica e sull'eventuale rilievo in tempo reale di microemboli cerebrali.


  • ESA (adulti e pediatrici): la valutazione neurosonologica precoce e il monitoraggio almeno giornaliero del vasospasmo fornisce in tempo reale dati utili all'identificazione del timing di trattamento medico, neurochirurgico e/o locoregionale e la valutazione dell'efficacia degli stessi
  • trauma cranico severo (adulti e pediatrici): la valutazione precoce consente la misurazione indiretta dell'ipertensione endocranica e il monitoraggio dell'efficacia delle strategie terapeutiche mediche e/o chirurgiche
  • vasospasmo severo sintomatico da ESA e con ictus ischemico in fase acuta: lo studio neurosonologico può essere utilmente integrato con le tecniche di neuroimaging funzionale, con particolare riferimento allo studio della perfusione cerebrale
  • ESA, con indicazione ad intervento di neurochirurgia: il monitoraggio periprocedurale dell'emodinamica cerebrale può fornire ai neurochirurghi informazioni che, se correttamente integrate con la clinica e con i reperti delle altre indagini strumentali, possono risultare utili alla gestione del paziente
  • vasospasmo severo sintomatico da ESA e con ictus ischemico in fase acuta,  con indicazione al trattamento locoregionale del vasospasmo o alla trombolisi locoregionale: il monitoraggio neurosonologico periprocedurale può fornire utili informazioni sull'efficacia dei trattamenti di neuroradiologia interventistica
  • evoluzione verso la morte cerebrale: la neurosonologia consente di rilevare precocemente i segni di evoluzione verso l'arresto irreversibile del circolo cerebrale
Nei casi previsti dalla legge italiana, la conferma della morte cerebrale effettuata con il doppler transcranico consente la facilitazione dell'eventuale percorso di donazione di organi e tessuti. 



Corsi di formazione OTT "percorso formativo per neurorianimatori"
2016 terza edizione in data da definire
2015
prima e seconda edizione


La Neurosonologia è materia di insegnamento:  
  • Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia  
  • Scuola di Specializzazione in Neurologia e  Neurochirurgia  
  • Master universitario di I livello "Tecniche neurofisiologiche avanzate per il paziente critico"

Sono in corso studi di ricerca su:
  • TCD e morte encefalica
  • Ecomuscolo nei pazienti con Critical Illness Neuro-Myopathy
  • Rilievo dei microemboli cerebrali con TCD nei pazienti in trattamento con ECMO
  • Valutazione dell'emodinamica cerebrale nell'encefalopatia post-anossica
  • Studio HTA di confronto tra valutazione mono e bilaterale dello shunt dx-sn mediante Doppler Transcranico
  • Conferma della morte encefalica con Doppler Transcranico nei pazienti pediatrici
  • Valutazione dell'incidenza del vasospasmo nel paziente pediatrico con trauma cranico severo
  • Valutazione non invasiva della pressione intracranica mediante TCD nei pazienti pediatrici con trauma cranico severo
  • Valutazione dei parametri emodinamici con TCD nei bambini sedati in assenza di cerebrolesioni
  • Valutazione neurosonologica dei pazienti pediatrici con ictus ischemico criptogenetico

  • Rotella F, Marinoni M, Lejeune F, Alari F, Depinesi D, Cosci F, Faravelli C: Brain Circulation during Panic Attack: A Transcranial Doppler Study with Clomipramine Challenge. Psychiatry J. 2014:296862. doi: 10.1155/2014/296862.
  • Mattioni A, Brazzelli M, Cenciarelli S, Mazzoli T, Del Sette M, Gandolfo C, Marinoni M, Finocchi C, Saia V, Eusebi P, Sandercock PAG, Ricci S: Transcranial Doppler sonography for detecting stenosis or occlusion of intracranial arteries in people with acute ischaemic stroke (Protocol) Cochrane database of systematic reviews (Online) 08/2013;doi:10.1002/14651858.CD010722.
  • Amato MP, Saia V, Hakiki B, Giannini M, Pastò L, Zecchino S, Lori S, Portaccio E, Marinoni M: No association between chronic cerebrospinal venous insufficiency and pediatric-onset multiple sclerosis. Mult Scler. 2012 Dec;18(12):1791-6. doi: 10.1177/1352458512445943.
  • Marinoni M, Alari F, Mastronardi V, Peris A, Innocenti P: The relevance of early TCD monitoring in the intensive care units for the confirming of brain death diagnosis. Neurol Sci. 2011 Feb;32(1):73-7. doi: 10.1007/s10072-010-0407-1.
  • Marinoni M: Early TCD monitoring in brain death: what may be relevant? Reply to the letter by D. Sharm Neurol Sci (2011) 32:751-752
  • Bracco L, Bessi V, Alari F, Sforza A, Barilaro A, Marinoni M: Cerebral hemodynamic lateralization during memory tasks as assessed by functional transcranial Doppler (fTCD) sonography: effects of gender and healthy aging. Cortex. 2011 Jun;47(6):750-8 doi: 10.1016/j.Cortex.2010.03.007.
  • P .B onfanti,C .Martinelli,E.Ricci,G.Pucci,M.Marinoni,P .Vitiello,B.Menz aghi,G.Riz z ardini,G. Schillaci"neg ative Influence of HIV Infection on Day-Night Blood Pressure variability J Acquir Immune Defic Syndr 2010; i J Acquir Immune Defic Syndr. 2010 Nov;55(3):356-60. doi: 10.1097/QAL0b013e3181e46456.
  • C. Martinelli, V. Mastronardi, F. Alari, A. Carocci, F. Leoncini, M. Marinoni " Ultrasonographic evaluatuion in patients with human immunodeficency virus infection: one year follow-up" Infection 2009;37:93
  • Marinoni M. Alari F. Massaro F. Caruso A., Arnetoli G. Del Sette M.. Anzola GP., Sorbi S.: Dramatic Reduction of Microemboli after Heparin Infusion in Progressing Stroke Due to Aortic Arch Atheroma. European Neurology 2007; 57:172-175.
  • Marinoni M : Il Doppler Transcranico. Rivista It Neurob, 232-233,2004
  • Alari F, Caruso A, Marinoni M, Poli D, Abbate R, Antonucci E (2004). Microemboli signal recording by bilateral bigated transcranial Doppler in symptornatic patients with cardiac prosthetic valves and anticoagulant therapy. Neurol Sci, 561-562
  • Marinoni M (2003) La diagnostica Neurosonologia nella demenza vascolare, Rivista di Neurobiologia, 176-177.
  • Marinoni M. Grassi E., Latorraca S.,Caruso A., Sorbi S (): Music and cerebral hemodynamicsJ Clin Neurosci, 2000; 7(5):425-428
  • Vagheggini G, Ginanneschi A, Palumbo V, Antonelli C, Muscas GC, Giusti C, Marinoni M: Cerebral hemodynamic changes in focal epilepsy. Cerebrovascular Dis, 1999; 9:72.
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  • Faravelli C, Marinoni M, Spiti R, Ginanneschi A, Serena A, Fabbri C, Di Matteo C, Del Mastio M, Inzitari D: Abnormal brain hemodynamic responses during passive orthostatic challenge in panic disorder. Am J Psychiatry, 1997 Mar;154(3):378-83.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Forleo P, Amaducci L: Technical limits in Transcranial Doppler recording: inadeguate acoustic windows. Ultrasound Med & Biol, 1997; 23 (8):1275-1277.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Serena A, Del Mastio M, Caruso A, Inzitari D: Transcranial Doppler evaluation of cerebral Hemodynamics in conversion disturbs. Cerebrovasc Dis,1997; 7: 305-306.
  • Marinoni M. Il Doppler Transcranico. Minerva Angiol 19 (3): 133-137, 1994
  • Marinoni M, Ginanneschi A.: Inquadramento metodologico del Doppler Transcranico. Minerva Angiol 19: 179-181, 1994.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Inzitari D, Amaducci L: Early predictors of lesion extension in acute ischemic stroke. Stroke, 1993; 24: 501.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Inzitari D, Grassi L, Amaducci L: Differences by age and sex between temporal and occipital inadeguate acoustic windows. Stroke, 1993; 24:501.
  • Marinoni M, Faravelli C, Ginanneschi A, Biondi F, Inzitari D, Amaducci L.: Autonomic evaluation in panic disorder. Neurology, 43 (4); 170, 1993.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Inzitari D, Mannelli M, Modesti P.A, Amaducci L.: Impaired cerebral autoregulation in patients with Shy-Drager syndrome. Int J Ang, 2 (1) 12-15, 1993.
  • Inzitari D, Marinoni M, Ginanneschi A, Mascalchi M, Pracucci G, Ancona AL, Piccininni MS, Di Carlo AS, Pantoni L : Pathophysiology of leucoaraiosis. In: New concepts in vascular dementia; Prous Sciences Publishers, 1993, pag 110,113.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Ancona AL, Modesti PA, Piccininni M, Inzitari D: Transcranial Doppler and Blood Pressure Monitoring during Tilt-Table Test in Patients with Leucoaraiosis. In: Oka M, Von Reutern GM, Furuhata H, Kodaira K, eds., Recent Advances in Neurosonology, Excepta Medica, 285-288, 1992.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Macucci M, Inzitari D: Utility of Transcranial Doppler in Determining Outcome After Ischemic Stroke. Echocardiography, 1991; 8 (5), 484-489.
  • Marinoni M, Ginanneschi A, Inzitari D: Age Specific Normal Flow Velocity Values on Transcranial Doppler Examination of the Basal Cerebral Arteries. Echocardiography, 1989; 6(4), 347-351.

  • M. Marinoni, M.L. Migliaccio, A. Gallerini, M. Bonizzoli, S. Trapani, G. Cianchi, L. Gucci, L. Tadini Buoninsegni, A. Cramaro, A. Peris. Rilievo con Doppler Transcranico dei segnali microembolici in pazienti trattati con Ossigenazione Extracorporea di Membrana, 69° Congresso Nazionale della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Palazzo dei Congressi —Bologna, 14-17 Ottobre 2015
  • M. Marinoni, S. Trapani, A. Gallerini, L. Gucci, A. Cramaro, A. Molinaro, V. Saia, A. Peris. Nuovo protocollo di studio: valutazione ecografica dell'architettura muscolare in pazienti critici a rischio di miopatia ricoverati in unità di terapia intensive, 69° Congresso Nazionale della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Palazzo dei Congressi — Bologna, 14-17 Ottobre 2015
  • L. Gucci, A. Gallerini, S. Trapani, A. Cramaro, L. Tadini Buoninsegni, M. Bonizzoli, A. Peris, M. Marinoni: Transcranial doppler microembolic signals detection in patients treated with veno-arterial extracorporeal membrane oxygenation. Cerebrovascular Diseases May 2015, vol. 39(suppl 1):1-52, pp. 26-26.
  • A. Gallerini, S. Trapani, A. Cramaro, L. Gucci, L. Tadini Buoninsegni, M. Bonizzoli, A. Peris, M. Marinoni: Transcranial doppler microembolic signals detection in patients treated with veno-venous extracorporeal membrane oxygenation. Cerebrovascular Diseases May 2015, vol. 39(suppl 1):1-52, pp. 26-26.
  • A. Gallerini, A. Cramaro, S. Trapani, D. Bacci, L. Gucci, L. Tadini Buoninsegni, M. Bonizzoli, A. Peris, M. Marinoni: TCD monitoring in course of extracorporeal membrane oxygenation. Cerebrovascular Diseases May 2014, vol. 37(suppl 2):1-61, pp. 24-24.
  • Bracco L, Marinoni M, Alari F, Sforza A, Barilaro A: Age affect functional Transcranial Doppler pattern during cognitive task. Neurol Sci, 2004; S-72
  • Massaro F, Marinoni M, Alari F, Caruso A, Marini P, Sorbi S: Rapid decine of cerebral microemboli signals in ricurrent TIA after antiplatelet therapy: a case report. Neurol Sci, 2004; S-254
  • Marinoni M, Alari F, Del Sette M. Massaro F, Arnetoli G, Anzola G: Transcranial Doppler microemboli signals monitoring in the acute phase of stroke: a case report Neurol Sci, 2004; S-258
  • Amadori A, Bucciardini L, Cipani S, Innocenti P, Marinoni M :Use of balanced anesthesia and TIVA with Propofol TCI in neurosurgical patients in proneknelt position. EJA,2002; 85-86.
  • Murciano L, Alari F, Raggi A, Giardinelli L, Boldrini M, Marinoni M :Cerebral haemodynamic changes in bipolar disorders. Neurological Sciences, 2002; Vol 3 , S140.
  • Vagheggini G., Ginanneschi A., Muscas G., Caruso A., Del Mastio M., Marinoni M.(1997): Cerebral hemodynamics changes in focal epilepsy. Europ J Ultrasound, 5(1): S55.
  • Lenzi GL, Marinoni M, Roberti C, Inzitari D, Di Piero V, Ginanneschi A, Pantano P, Padovani A, Nencini P, Ricci M, Zanette E: Studio su coorti rappresentative di pazienti con pregressa malattia cerebrovascolare delle correlazioni fra invecchiamento, funzioni cognitive ed emodinamica cerebrale; valutazione della riserva di perfusione. Abstracts I Convegno Nazionale CNR, Progetto Invecchiamento, 139, Roma, 10-11 Gennaio, 1992.
Responsabile coordinatore dr. Salvatore Coscarelli
Equipe
Radiologo
Neurologo
Geriatra
Pneumologo
Gastroenterologo
Nutrizionista
Dietista
ORL
Internista
La Unit Foniatria e Deglutologia afferisce al Dipartimento Medico-Geriatrico e si occupa di diagnosi, terapia medica e riabilitazione delle patologie della voce, del linguaggio e della deglutizione. È Centro di Riferimento Regionale per la Fisiopatologia della voce e del linguaggio.

Attività
  • diagnostica ambulatoriale
  • indicazioni terapeutiche circa il miglior approccio assistenziale 
  • percorsi riabilitativi di logopedia
  • centro di riferimento per la gestione del paziente disfagico nell'ambito di progetti di collaborazione dell’AOU Careggi con strutture pubbliche o private convenzionate
  • screening e divulgazione scientifica ai fini della prevenzione delle complicanze della disfagia

I percorsi diagnostico-terapeutici sono gestiti in ottica di rete con i medici di medicina generale (MMG) e i servizi territoriali.

Modalità di accesso al percorso

Didattica e ricerca

  • sede di tirocinio del Corso di laurea in Logopedia
  • sede di tirocinio della Scuola di specializzazione di Audiologia e Foniatria
  • attività di didattica e ricerca sui temi della diagnostica foniatrica e sulla riabilitazione logopedica, in particolare nell'ambito dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, in quello di logopedia e nell'ambito delle scuole di specializzazione di area sanitaria

Coordinatore clinico responsabile in attesa di nomina
Recapiti
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Equipe
Coloproctologia Generale e Funzionale: Jacopo Martellucci, Carlo Bergamini, Francesco Coratti, Angelo Ferrara, Luca Moraldi, Maximilian Scheiterle, L.Margherita Siliani
Uroginecologia: Luigi Piciocchi, Tommaso Capezzuoli
Urodinamica ed Urologia Funzionale : Vincenzo Li Marzi
Radiodiagnostica: Maria Cristina Bonini, Antonella Masserelli, Giuseppe D’Amico, Simone Agostini (ecografie, uretrocistografie e defecografie, TC e RM pelviche)
Riabilitazione: infermieri specializzati, fisioterapisti,  dietiste - Centro per la patologia del pavimento pelvico

Questa Unit afferisce al Dipartimento Oncologico e di chirurgia ad indirizzo robotico e si occupa del percorso di diagnosi e trattamento dei disturbi del pavimento pelvico, garantendo l’appropriatezza dei percorsi fondati sulle migliori evidenze scientifiche.


  • diagnosi e primo trattamento dei disturbi del pavimento pelvico in tempi e spazi specificamente dedicati e definiti con disponibilità dei servizi di diagnostica specializzata e con attrezzature idonee e finalizzate all’esame clinico e alla riabilitazione
  • assicurare ai pazienti con disfunzioni pelviche complesse, in prima istanza o recidive, la presa in carico da parte di un team multidisciplinare integrato ed interprofessionale composto da professionisti con elevata competenza clinica e scientifica, al fine di ottimizzare il percorso diagnostico e terapeutico.

Disordini e disturbi del pavimento pelvico:

  • incontinenza urinaria
  • ritenzione urinaria
  • incontinenza fecale
  • stipsi
  • prolasso rettale, prolasso genitale, e disturbi correlati
  • patologia emorroidaria
  • dolore pelvico cronico

  • visita urologica per urologia funzionale e femminile, follow up chirurgico)
  • visita urologica per enuresi notturna adolescenti/adulti, sindromi dolorose vescicali e cistite interstiziale
  • riabilitazione urologica ed educazione sanitaria
  • uroflussimetria con determinazione del residuo post minzionale
  • esami urodinamici completi (cistomanometria, profilo pressorio uretrale, elettromiografia perineale superficiale, studio pressione/flusso, uretrocistomanometria, videourodinamica)
  • visite uroginecologiche, follow up post partum e riabilitazione uroginecologica e post partum, ecografie vaginali e pelviche
  • visite colo-proctologiche ambulatoriali, visite speciali per disordini della defecazione e malattie correlate, ano-rettoscopia, ecografie endoanali e transrettali, anorettomanometrie
  • riabilitazione coloproctologica
  • esame manometria ano-rettale
  • esame urodinamico 
  • anoscopia


La Unit offre la possibilità di stage formativi a personale interno ed esterno all’azienda, secondo un format condiviso e disponibile a richiesta ed è impegnata, per settore, in attività divulgative e di formazione e aggiornamento permanente del personale sanitario.


Responsabile coordinatore dr.ssa Catia Angiolini
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Contatti 
Infermiera case-manager
Caterina Loiacono Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel  349 222 9141 

Questa Unit afferisce al Dipartimento Oncologico e di chirurgia ad indirizzo robotico ed è costituita da un gruppo multidisciplinare di professionisti (medici e delle professioni sanitarie) con specifica esperienza e competenza nei trattamenti dei tumori della mammella, i quali, con diverse specializzazioni, e in coordinazione fra loro, operano come team nell’assicurare alla paziente con tumore della mammella, un percorso diagnostico-terapeutico di efficienza e qualità.
La Breast Unit non è situata in un'unica struttura all’interno del policlinico, ma i servizi e le strutture terapeutiche sono connessi e integrati dal punto di vista funzionale, con un’organizzazione che permette di assistere e guidare la paziente nei vari momenti del percorso di cura, dalla presa in carico per la diagnosi, alle successive fasi terapeutiche e riabilitative.
Tutte le attività della Breast Unit sono definite nel corso degli incontri del GOM Tumori della Mammella (Gruppo Oncologico Multidisciplinare), che si riunisce settimanalmente per discutere i casi in carico ai professionisti della Breast Unit, garantendo percorsi dedicati, approccio personalizzato alle cure, e mettendo a disposizione della donna competenze altamente specialistiche, tecnologie avanzate, e terapie innovative, anche attraverso la partecipazione a studi clinici. 
La Breast Unit si occupa inoltre di diagnosi e terapia di carcinoma mammario in situazioni cliniche particolari, fra cui il carcinoma mammario maschile, il carcinoma in gravidanza, il carcinoma ereditario nei soggetti portatori di specifiche mutazioni genetiche.
 

Responsabile coordinatore Dr.ssa Luisa Margherita Siliani

Equipe

Chirurghi referenti delle SOD chirurgiche
Anestesista referente
Coordinatore degenze
Coordinatore sale operatorie
Personale amministrativo

La Unit di Chirurgia a ciclo breve è una entità funzionale della chirurgia generale che opera attraverso un gruppo di profesisonisti costituito dai referenti per le SOD coinvolte, favorendo il lavoro di squadra e l'integrazione tra le professionalità e ricercando il consenso dei professionisti; assicura la realizzazione di modalità organizzative che soddisfano le esigenze di trasparenza, informazione e tutela dei diritti degli utenti.

Afferisce direttamente alla Direzione Sanitaria.

Funzioni

La Unit, attraverso il coinvolgimento delle strutture e dei professionisti coinvolti nell'erogazione dei servizi di assistenza e di cura, svolge le seguenti funzioni:

  • emana, aggiorna, ottimizza e migliora gli standard di riferimento, definendo le migliori pratiche da applicare e in termini economici, i parametri ottimali di assorbimento delle risorse per le diverse attività che ocmpongono il percorso di cura e di assistenza;
  • produce e migliora costantemente i protocolli tecnico-scientifici e le linee guida da applicare nei processi di erogazione dei servizi, gestisce le interfacce tra i diversi processi, al fine di garantire l'integrità del perocrso per l'utente in termini di continuità e congruità degli interventi sanitari;
  • definisce gli indicatori di performance per il percorso di assistenza e di cura, monitorando i risultati ai fini dell'individuazione delle criticità e delle opportunità di miglioramento;
  • concorre con le strutture organizzative professionali interessate, all'individuazione dei bisogni e allo sviluppo di adeguati percorsi formativi, collaborando alla realizzazione delle attività di formazione e aggiornamento e alla valutazione dei percorsi stessi.
Responsabile coordinatore in via di nomina

Equipe

Chirurghi
 
Radiologi
Stefano Colagrande
Silvia Pradella
Anatomopatologi 
Luca Messerini
Luca Novelli 
Endoscopisti
Luca Talamucci
Radiologi interventisti
Maria Cristina Bonini
Radioterapisti
Pierluigi Bonomo
Lorenzo Livi
Gastroenterologi
Maria Rosa Biagini
Andrea Galli
Monica Milla
Oncologi
Lorenzo Antonuzzo
Elisa Giommoni
Nutrizionisti
Alessandro Casini
Francesco Sofi
Endocrinologo
Stefano Giannini
Medico nucleare
Vittorio Briganti
Psiconcologo
in attesa di sostituto
Anestesista rianimatore
Angelo Raffaele De Gaudio
Medico di medicina perioperatoria
Simone Galli
Medici di terapia del dolore e cure palliative
Renato Vellucci
Ricerca di base e medicina traslazionale
Amedeo Amedei
Annarosa Arcangeli

La Pancreas Unit afferisce al Dipartimento Oncologico e di chirurgia ad indirizzo robotico e si avvale della collaborazione di tutte le professionalità sanitarie con specifica esperienza, necessarie al percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo. Il GOM Tumori del Pancreas è parte integrante dalla Unit. Infatti tutti i trattamenti condotti nella Pancreas Unit sono decisi durante gli incontri del GOM che deve compilare la scheda di valutazione, che è parte integrante e sostanziale della documentazione sanitaria.

Obiettivi

L'istituzione della Unit consente di sfruttare al meglio le risorse già disponibili grazie a un percorso organizzativo unico e condiviso con l'Area Vasta Centro, i cui obiettivi sono:
  • istituire un gruppo di lavoro multispecialistico e multi professionale, dedicato alla patologia oncologica del pancreas;
  • definire un percorso unico, diagnostico e terapeutico, per la presa in carico del paziente affetto da tumore del panreas;
  • condividere e aggiornare le linee guida su tale argomento, sulla base delle evidenze scientifiche;
  • concentrare la casistica, avvalendosi delle più aggiornate tecniche diagnostiche, chirurgiche, interventistiche endoscopiche radiologiche e radioterapiche, per garantire un intervento corretto sul piano oncologico, utilizzando anche tecniche di chirurgia mininvasiva (laparoscopia e robotica) oltre alla chirurgia tradizionale open,  dove siano previsti anche interventi altamente demolitivi con ricostruzioni vascolari;
  • coinvolgere le varie professionalità nel trattamento tempestivo delle complicanze, purtroppo non infrequenti in questo tipo di interventi;
  • ridurre il drop-out dei pazienti affetti da questa patologia verso l'esterno dell'Area Vasta Centro e della Regione Toscana;
  • sviluppare specifici progetti nell'ambito della formazione e della ricerca scientifica.
Responsabile coordinatore dr. Alberto Lapini
 
Equipe
 
Urologi
Fabrizio Di Maida
Alberto Lapini
Andrea Minervini
Sergio Serni
Donata Villari
Radioterapisti
Beatrice Detti
Giulio Francolini
Lorenzo Livi
Oncologi
Simone Antonuzzo
Laura Doni
Micol Mela
Virginia Rossi
Radiologo
Simone Agostini
Anatomopatologo
Francesca Castiglione
Gabriella Nesi
Rosaria Raspollini
Medico Nucleare
Luca Vaggelli
Riabilitatore Urologico
Gianfranco Galasso
Psico oncologo
in attesa di sostituto
 

Questa Unit afferisce al Dipartimento Oncologico e di chirurgia ad indirizzo robotico e riunisce funzionalmente tutti i professionisti esperti delle strutture dipartimentali e dei servizi che sono coinvolti nella diagnosi e cura della patologia tumorale prostatica e che concorrono a garantire la multidisciplinarietà della diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti con carcinoma prostatico.
La Prostate Cancer Unit (PCU) garantisce l'appropriatezza dei percorsi diagnostico terapeutici e degli interventi fondati sulle migliori evidenze scientifiche, producendo e adottando procedure operative condivise. L'adeguata riorganizzazione, ove necessario, dei percorsi coinvolti nella gestione della malattia prostatica, contribuisce ad accrescerne l'efficacia ed a garantirne la migliore funzionalità con un miglior utilizzo delle risorse, assicurando una presa in carico adeguata del paziente.
La PCU promuove l'attività di ricerca e favorisce l'inserimento di pazienti all'interno di trial clinici, partecipa alla gestione del percorso formativo di propria pertinenza e si pone come riferimento per l'aggiornamento professionale nel settore. Promuove e partecipa ad iniziative di informazione e comunicazione rivolte ai pazienti; si integra nel sistema della Rete delle Unità Integrate per il tumore.
La PCU si avvale inoltre della collaborazione di tutte le altre professionalità sanitarie delle strutture di AOUC, con specifica esperienza e necessarie al percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo dei pazienti con neoplasia prostatica e\o di quelle che, anche successivamente, siano ritenute necessarie allo scopo.
È infine la sede naturale di incontro con l'associazionismo ed il volontariato di settore.

Documentazione

Tutti i trattamenti condotti nella PCU vengono stabiliti nel corso degli incontri multidisciplinari ai quali partecipano tutti gli specialisti coinvolti. E' obbligatoria la compilazione della scheda di valutazione redatta a cura del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) per la prostata, che diventa parte integrante e sostanziale della documentazione sanitaria.

Protocolli

La PCU fa riferimento alle raccomandazioni cliniche di ITT ed alle linee guida nazionali riconosciute e condivise fra gli· specialisti del Centro, contestualizzate, ove necessario, in specifici protocolli, periodicamente aggiornati.

Raccolta ed analisi dati

La PCU, con il supporto delle strutture del Dipartimento Oncologico e della Direzione Aziendale analizza i dati di attività al fine di un costante monitoraggio degli specifici indicatori, garantendo audit periodici come previsto anche dall' accreditamento istituzionale.

Comunicazione ai pazienti della diagnosi e del piano terapeutico

Gli specialisti della PCU che hanno in carico il paziente, dopo la discussione multidisciplinare, lo informano direttamente riguardo alla diagnosi ed al piano di trattamento utilizzando un ambiente confortevole e riservato.

Formazione

La PCU assicura la formazione dedicata e contribuisce all'organizzazione di corsi di aggiornamento continuo, anche rivolti a specialisti di altre strutture.

Ricerca

La PCU promuove la partecipazione a studi clinici controllati, profit e no profit.

Le Units:

  • sono entità funzionali multidisciplinari che, partendo da risorse già disponibili, riuniscono e coordinano le competenze di diversi specialisti coinvolti nella gestione di uno specifico percorso assistenziale complesso
  • afferiscono al Dipartimento (DAI) nel quale si attua in prevalenza l’attività alla quale sono dedicate
  • sono costituite da professionisti afferenti a SOD/DAI diversi, organizzati in equipe multidisciplinari, che condividono protocolli diagnostico-terapeutici e linee guida all’avanguardia ed aggiornate, basate sul bisogno assistenziale del paziente
  • sono un modello di attività caratterizzato da una elevata specializzazione e da forte connotazione tecnico-professionale non altrimenti rinvenibile in una SOD, alla quale non si sostituiscono ma della quale surrogano le competenze richieste a diversi ambiti disciplinari
  • assorbono pertanto fattori produttivi di quelle SOD al cui interno si sviluppa, pro quota parte, il percorso assistenziale; l'assorbimento di risorse, in relazione alla casistica, alla didattica e alla ricerca, è negoziato in sede di budget
Il Responsabile di percorso viene nominato con atto del Direttore Generale e d’intesa con il Rettore, e il modello di funzionamento è definito con apposito regolamento.
Responsabile in via di nomina
Equipe
Alessandra Fornaro
Mattia targetti
 
Francesco Mazzarotto (biostatistico)
Fausto Barlocco (database manager)
Katia Baldini (infermiera)
Alessia Tomberli (infermiera di ricerca)
foto equipe
 
 
 
 
 
 
Collaborano inoltre medici in formazione specialistica e medici visitatori provenienti da altri Centri (nazionali ed internazionali) che trascorrono un periodo di formazione presso la Unit Cardiomiopatie, apportando nel contempo la loro esperienza.
 
Contatti
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Tel. (+39) 055 794 5138 dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 13
Fax (+39) 055 794 9335

Questa Unit afferisce al Dipartimento Cardiotoracovascolare e assorbe le funzioni del Centro di Riferimento Regionale per le cardiomiopatie ipertrofiche (responsabile Dr. Olivotto) e cardiomiopatie dilatative (responsabile Dr. Castelli). 
Le cardiomiopatie sono un'entità clinica eterogenea, spesso misconosciuta e quindi non diagnosticata, ma importante dal punto di vista epidemiologico e complessa da punto di vista assistenziale, con aspetti culturali peculiari, la cui gestione necessita di competenze specifiche ed esperienza nel settore. Queste le patologie trattate:

  • cardiomiopatie genetiche, dell'adulto e pediatriche: cardiomiopatia ipertrofica, cardiomiopatie dilatative, cardiomiopatia aritmogena, cardiomiopatie restrittive, cardiomiopatie associate a canalopatie, cardiomiopatie non classificate.
  • morte cardiaca improvvisa giovanile e relativo inquadramento diagnostico e terapeutico delle famiglie colpite
  • cardiomiopatie secondarie (tossiche e da trattamenti oncologici, infettive, infiltrative, autoimmuni, ecc.)
  • Sindrome di Marfan e patologie correlate, afferenti al Centro di Riferimento regionale Diagnosi e trattamento della sindrome di Marfan di cui questa Unit svolge la valutazione cardiologica

 Funzioni 

  • gestione del percorso di diagnosi e cura dei pazienti affetto da cardiomiopatia, in contesto multidisciplinare e multiprofessionale, in rete con altre strutture, intraospedaliere ed inter-ospedaliare (ad esempio AOU Meyer per valutazione congiunta delle cardiomiopatie pediatriche e metaboliche, AOU Senese per la gestione trapiantologica etc) e territoriale (Medicina Generale, specialista territoriale, ecc.) 
  • organizzazione di consulenza clinico – genetica per le cardiomiopatie a carattere familiare, e eventuali indagini genetiche mirate, in collaborazione con la SOD Diagnostica Genetica
  • promozione della ricerca scientifica, applicazione e sviluppo di protocolli e Linee guida
  • sviluppo di progetti specifici nell'ambito della didattica per studenti del corso di laurea, per medici in formazione specialistica e fellow, organizzazione eventi scientifici e formativi di livello locale, nazionale ed internazionale
  • sensibilizzazione e informazione sul tema delle malattie cardiologiche rare, in collaborazione con le associazioni di pazienti, la Fondazione Careggi ed altri Enti di supporto

Percorso di diagnosi e cura

  • prima visita specialistica cardiologica per miocardiopatia (presa in carico del paziente presso Ambulatorio cardiovascolare Clinica Medica secondo piano)
  • prescrizione di indagini strumentali e di laboratorio
  • programmazione interventi terapeutici (farmacologici o chirurgici)
  • programmazione interventi di riabilitazione
  • follow up

Modalità di accesso alle prestazioni

Contattare la Unit (preferibilmente per e-mail) indicando il sospetto diagnostico o la patologia accertata; il paziente sarà successivamente ricontattato per concordare la data dell’appuntamento.


L’attività clinico-assistenziale rivolta ai pazienti con cardiomiopatie richiede un approccio multidisciplinare; queste  le strutture che partecipano al percorso diagnostico terapeutico di questa Unit:


Il Centro collabora attivamente con i principali centri universitari italiani che si occupano di cardiomiopatie, e con vari numerosi gruppi di ricerca:
  • Dipartimento di Fisiologia dell’Università degli studi di Firenze
  • Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli studi di Firenze
  • HCM Center, Tufts Medical Center (Boston, USA)
  • HCM Center, Minneapolis Heart Institute (Minneapolis, USA)
  • Magdi Yacoub Research Network

Questo centro è attualmente citato come centro di eccellenza internazionale sui seguenti siti:


  • Progetti finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica:

-COFIN 2002 e 2006 su “Determinanti clinici dello scompenso cardiaco e della morte improvvisa nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica con mutazioni sarcomeriche”;

  • Unione Europea: Collaborative project FP7-HEALTH-2009-single-stage: “Bench-to-bedside InteGrated approach to familial hypertrophic cardiomyopathy: to the HEART of the disease (BIG-HEART)”.
  • Ricerca Finalizzata del Ministero della Salute:
-RF 2010 – 2313451 “Hypertrophic cardiomyopathy: new insights from deep sequencing and psychosocial evaluation”.
-NET-2011-02347173 (Mechanisms and treatment of coronary microvascular dysfunction in patients with genetic or secondary left ventricular hypertrophy)
-RF-2013-02356787 (Left ventricular  hypertrophy in aortic valve disease and hypertrophic cardiomyopathy: genetic basis, biophysical correlates and viral therapy models)
  • Telethon Italia (GGP13162)

  • Centro Coordinatore dello studio Liberty-HCM. “A Phase 2/3, Pivotal, Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Study to Evaluate the Effect of GS 6615 on Exercise Capacity in Subjects with Symptomatic Hypertrophic Cardiomyopathy”.
  • NIH Grant U01HL117006-01A1; HCMR Protocol “HCMR – Novel Predictors of Outcome in Hypertrophic Cardiomyopathy”. Inizio arruolamento previsto in autunno. Dr.Olivotto, investigator. Sponsor: US National Institutes of Health.
  • Centro coordinatore dello studio “Ranolazine in patients with symptomatic hypertrophic cardiomyopathy: a pilot study assessing the effects on exercise capacity, diastolic function and symptomatic status. A Randomized, Double blind, Placebo controlled, Parallel Group, Pilot Study, in patients with Symptomatic Hypertrophic Cardiomyopathy.
  • Centro partecipante allo studio: “ATTRACT Study (AT1001 Therapy Compared to Enzyme Replacement in Fabry Patients with AT1001-responsive Mutations: a Global Clinical Trial)”

  • SHaRe: The Sarcomeric Human Cardiomyopathies Registry. Brigham and Women’s Hospital; Children’s Hospital Boston; Stanford University; University of Michigan; the Florence Centre for Cardiomyopathies (IT); University College, London (UK); and Erasmus Medical Center (Rotterdam, NL). www.theshareregistry.com
  • Fabry Registry: A Multi-Center, International, Longitudinal, Observational Program Designed to Track the Natural History and Outcomes of Patients with Gaucher, Fabry, MPS I, and Pompe Disease. - codice DIREGC07006
  • EuroObservational Research Program (EORP): Cardiomyopathy Pilot Registry. European Society of Cardiology

Responsabile Dr.ssa Sara Bagatti
Contatti
Tel. 055 794 7882
cell. 348 652 8992
mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

Questa Unit afferisce al Dipartimento Neuromuscoloscheletrico e Organi di Senso, è una struttura composta da personale medico e infermieristico che coordina l’attività ospedaliera di donazione e prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico.
Il Coordinamento locale donazioni e trapianto ha un ruolo sia di governo clinico dei processi donativi, che di coordinazione della fase operativa degli eventi. Ogni percorso donativo infatti è trasversale e investe contemporaneamente più unità operative afferenti a dipartimenti diversi. Ha un ruolo centrale e il personale opera in stretto contatto con il Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti (CRAOT), che consente la pronta presa incarico di ogni processo e la connessione di ogni evento alla Rete Nazionale.
Il Coordinamento Locale organizza l'attività di prelievo di organi e tessuti garantendo la continuità assistenziale in tutte le aree di attività della Azienda, applicata a tutti i casi di segnalazione e/o individuazione di potenziale donatore.

Attività
Le attività si articolano nei seguenti percorsi complessi:
  • coordinamento del percorso clinico assistenziale del paziente cerebroleso acuto e il monitoraggio delle lesioni encefaliche potenzialmente evolutive in DBD
  • coordinamento del programma di donazione a cuore fermo dal PS alla Sala operatoria
  • monitoraggio dei decessi per individuare i potenziali donatori di organi e tessuti
  • percorso clinico relativo al trapianto di reni
  • percorso relativo alle autorizzazioni per l’impiego di tessuto muscolo-scheletrico proveniente da donatore cadavere e donatore vivente
  • mantenimento e aggiornamento in collaborazione con la UO Qualità e Accreditamento dell’impianto procedurale aziendale relativo al sistema Qualità Donazione Organi e Tessuti compreso il Programma di garanzia di Qualità Organi e Tessuti OTT
  • pianificazione della progettualità finanziata della Regione toscana/OTT (riduzione dei tempi di attesa per trapianto) per AOUC per progetti di interesse regionale, aziendale e di collaborazione interaziendale dove AOUC risulta centro di coordinamento
  • gestione e controllo procedurale (provvedimento DG n.492 del 6/8/2012) all’interno della Commissione Terza per la valutazione del donatore vivente di rene
Cos’è il trapianto
Il trapianto di un organo è spesso l’unica soluzione per curare alcune gravi patologie che potrebbero portare  al decesso del paziente. Si tratta di un intervento, che consiste nella sostituzione di un organo malato e quindi non più funzionante con uno sano dello stesso tipo proveniente da un altro individuo (donatore).
Il trapianto è una prestazione sanitaria che rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, proprio per questo, è completamente gratuito.
 
Come funziona il trapianto
I trapianti di organo possono avvenire da:
  • donatore vivente, nel caso in cui il prelievo di cellule, tessuti o organi avvengano da un individuo in vita. Il trapianto di midollo osseo, di un rene o di una parte del fegato, ad esempio, possono essere effettuati in modo che il donatore non subisca un danno fisico e possa continuare la stessa vita che conduceva precedentemente alla donazione.
  • donatore deceduto, in questo caso di solito si prelevano dal donatore tutti gli organi idonei al trapianto. Un singolo donatore può quindi contribuire a salvare la vita di più persone.
    Il prelievo di organi da donatore deceduto può essere possibile solo dopo che la morte è stata accertata.
Che cos’è la donazione
La donazione di organi e tessuti e cellule è un atto volontario, consapevole, informato, cosciente, etico, solidale, anonimo e gratuito.
Avviene in completa garanzia del rispetto della privacy e dell’anonimato sia del donatore che del ricevente.
 
La Legge 578/93 stabilisce le norme per l’accertamento e la certificazione di morte:
  • la morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo e può essere accertata con le modalità definite con decreto emanato dal Ministro della Sanità
  • la morte nei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie si intende avvenuta quando si verifica la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo ed è accertata con le modalità clinico-strumentali definite con decreto emanato dal Ministro della Sanità.
Dichiarazione di volontà
Secondo la legge 91 del 1999 a tutti i cittadini viene data la possibilità (non l’obbligo) di esprimere la volontà in merito alla donazione dei propri organi. Attraverso la dichiarazione depositata ogni singolo cittadino può esprimersi liberamente e la propria volontà non può essere modificata da terzi. Qualora il potenziale donatore non abbia espresso la propria volontà in vita viene data la possibilità agli aventi diritto di manifestare le volontà non espresse dal defunto.
 
Ci sono diversi modi per dichiarare in vita la volontà di donare:
-       all’anagrafe del Comune al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità
-       in uno degli sportelli di riferimento della ASL
-       iscrivendosi all’AIDO
-       per pregressa compilazione del tesserino blu del Ministero della Salute
-       scrivendo di proprio pugno una dichiarazione su un foglio bianco detta “atto olografo

Tutti questi dati sono consultabili attraverso il Sistema informativo trapianti del Ministero della Salute che raccoglie tutte le dichiarazioni di volontà espresse in vita. La propria dichiarazione può essere modificata in qualsiasi momento

Esprimere in vita la propria volontà di donare è una garanzia che le nostre scelte vengano rispettate e solleva i nostri affetti più vicini, la famiglia e i parenti, dalla responsabilità di dovere decidere per noi.

Rapporti con i familiari dei donatori

Parte fondamentale dei percorsi assistenziali è il rapporto con i familiari dei donatori che non si esaurisce con la fine del percorso di donazione, ma continua anche nei giorni successivi con informazioni sul percorso post-mortem e incontri di sostegno con psicologi.

InfoDonazione

Strutture coinvolte nel percorso

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