Centro di ricerca e innovazione Manifestazioni sistemiche da virus epatitici CRIA-MASVE
Responsabile Linda Zignego
Comitato per il coordinamento delle attività
Andrea Ballerini
Alberto Bartoloni
Maria Boddi
Alberto Bosi
Giampaolo Corti
Giovanni Fontana
Giacomo Laffi
Marco Matucci Cerinic
Venedetta Nacmias
Stefano Pallanti
Nicola Pimpinelli
Massimo Pistolesi
Valdo Ricca
Roberto Giulio Romanelli
Sandro Sorbi
Cristina Tosti-Guerra
Componenti del Centro
Patrizio Caini (biologo)
Laura Gragnani (assegnista, Co-PI progetto finalizzato Ministero della Salute “Adressing residual chellengers of HCV infection in the era of DAAS”)
Serena Lorini (biologa)
Francesco Madia (biologo)
Lorenzo Martini (medico)
Pietro Amedeo Modesti (medico)
Monica Monti (biologa)
Luisa Petraccia (medico)
Cristina Stasi (medico)
Adele Xheka (farmacista)
Cosa sono le malattie sistemiche da virus epatitici
L’infezione da parte dei virus epatitici maggiori (HBV, HCV, HDV) è indubbiamente, responsabile della maggioranza delle potologie croniche del fegato, fino alla cirrosi e al carcinoma epatocellulare. Si ritengono dovute a tali agenti, la maggior parte delle ospedalizzazioni per patologia epatica e trapianti di fegato. Peraltro, tali protagonisti dell’epatologia e sopratutto il virus HCV, sono responsabili anche di malattie extraepatiche, cosa che giustifica la loro interpretazione come causa di malattie “sistemiche” cioè epatiche ed extraepatiche. Sia il coinvolgimento epatico che quello extraepatico, hanno come capolinea, manifestazioni tumorali come, in particolare, l’epatocarcinoma, e disordini linfoproliferativi, evolventi verso il franco linfoma. Per tale ragione questi virus sono oggi ritenuti fra i più interessanti virus oncogeni e modelli essenziali negli studi di oncologia virale. Fra le più frequenti e indagate manifestazioni extraepatiche, è la Crioglobulinemia Mista (CM), un tempo malattia autoimmune e B linfoproliferativa benigna, ma potenzialmente evolvente verso il linfoma e responsabile di sintomatologia spesso invalidante. La terapia antivirale deve essere, in questi casi, ben calibrata in rapporto agli altri provvedimenti potenzialmente necessari (es. terapia immunosoppressiva/biologica) e solitamente dà buoni risultati, nonostante l’evidenza di vari gradi di persistenza della condizione extraepatica, per superamento di punti di non ritorno nel processo lesivo o di danni ormai irreversibili.
Perchè il CRIA-MASVE in AOUC
La complessità e pluridisciplinarietà delle manifestazioni correlate ai virus epatitici, impone l’esistenza di centri di ispirazione internistica. Il CRIA-MASVE, con l’utilizzo di metodologie diagnostiche basate su un approccio sistemico-internistico e di esame obbiettivo dell’anamnesi, e test di laboratorio, ha come finalità, la valutazione a 360° delle conseguenze dell’infezione cronica sul paziente. Il centro collabora e sostiene altri centri specialistici dedicati ad aspetti gastroenterologici e infettivologici della patologia da virus epatici, sia regionali che extra regionali. Il CRIA-MASVE inoltre, partecipa con un ruolo chiave, al progetto di eradicazione dell’infezione da HCV, promosso dalla Regione Toscana, nonché al progetto del Ministero della Salute.
Obbiettivi del CRIA-MASVE
- Valorizzare l’attività di ricerca clinica nel settore della patologia epatica ed extraepatica più o meno direttamente connessa con l’infezione, attuale o pregressa, da virus epatici, attraverso anche l’attivazione di collegamenti con altre strutture di ricerca e di assistenza
- trasferire alla pratica assistenzaile e organizzativa, i risultati della ricerca traslazionale più innovativa nel setore della diagnosi, patogenesi e terapia delle malattie epatiche ed extraepatiche correllate con i virus epatici
- essere un riferimento scientifico e assistenziale per le strutture del Servizio Sanitario e per le parti interessate
- valorizzare la capacità dell’Azienda di creare innovazione tecnologico-organizzativa, attivando idonei collegamenti con altre strutture di innovazione e di assistenza interne o esterne all’Azienda, in particolare con l’università e il settore industriale
- elaborare soluzioni finalizzate all’introduzione dell’efficienza e della qualità nei servizi sanitari nel campo della patologia connessa all’infezione da virus epatici nei suoi vari aspetti e con le problematiche connesse con l’ottimizzazione dei programmi strategici di terapia su larga scala
- elaborare strategie per l’attrazione di finanziamenti pubblici e privati, partecipando a progetti regionali, nazionali, internazionali
Ultimo aggiornamento
5 Settembre 2024, 11:16