Omeostasi cardiocircolatoria in gravidanza
Responsabile in via di nomina
Equipe
Anestesisti
Massimo Micaglio
Filippo Pelagatti
Ginecologi
Laura Angeli
Federico Mecacci
Marianna Rambaldi
Cardiologi AOUC (cardiopatie acquisite)
Rita Nistri
Laura Sasso (cardiomiopatie)
Geriatri
Martina Rafanelli
Andrea Ungar
Cardiologi Meyer (cardiopatie congenite)
Silvia Favilli
Iacopo Olivotto
Gaia Spaziani
Ostretriche
Silvia Brogi
Silvia Giovinale
Anna Mairaghi
Maria Marsilio
La Unit afferisce al Dipartimento Anestesia e Rianimazione ma si avvale anche della collaborazione di professionisti esperti provenienti anche da altri dipartimenti.
Per la gestione delle pazienti affette da malattie cardiovascolari durante il periodo pre-concezionale, la gravidanza, il momento del parto e il follow-up, è imprescindibile la consulenza e collaborazione di un Team di esperti per l’ottimizzazione del percorso.
Obbiettivi
- Coordinare le attività cliniche del percorso finalizzato a mantenere l’omeostasi cardiocircolatoria nelle donne affette da patologia cardiovascolare che intendono affrontare una gravidanza nelle diverse fasi:
– Counseling pre-concezionale (quando possibile) o durante il periodo gestazionale fornendo informazioni sui rischi associati, la loro prevenzione e/o il trattamento per l’ottimizzazione adottando le strategie più idonee per salvaguardare anche la salute del feto;
– Precoce presa in carico delle pazienti, per valutare le condizioni cliniche e i parametri emodinamici durante la gravidanza, durante l’espletamento del parto e nel postpartum. - Favorire modalità comunicative e interattive con eccellenze nel campo specifico, per promuovere l’aggiornamento e il miglioramento continuo per la gestione della gravidanza in donne con patologia cardiovascolare severa.
- Promuovere la ricerca e la formazione continua per migliorare le competenze in ambito specifico.
- Promuovere l’arrolamento di tutte le pazienti elegibili negli studi realizzati in azienda relativi all’ambito operativo della UNIT.
Attività
- Valutazione della futura mamma per la diagnosi e la quantificazione della gravità associata all’alterazione dell’omeostasi cardiocircolatoria.
- Presa in carico della paziente con follow-up fino all’espletamento del parto con frequenza determinata non solo dalla gravità della cardiopatia in base alla classificazione fornita dalla Classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità modificata (mWHO), ma anche dall’eventuale insorgenza d’instabilità emodinamica. Anche in caso di patologie poco controllate durante la gravidanza o misconosciute che si manifestano solo al momento del parto, le complicanze possono essere minimizzate attraverso un supporto multidisciplinare.
- Assistenza al parto: sia vaginale, che rappresenta la modalità di scelta nella maggioranza delle pazienti affette da cardiopatia che non abbiano contro indicazioni ostetriche, sia in caso di parto cesareo. In entrambi i casi vengono monitorati i parametri emodinamici per mantenere adeguati la perfusione tissutale e il trasporto di O2 sia materno che fetale.
- Monitoraggio emodinamico nel post partum in appropriato setting assistenziale, a diversa intensità di cura, in funzione della gravità della cardiopatia preesistente e dell’andamento del parto.
- Rivalutazione a 3-6 mesi dal parto.
Ultimo aggiornamento
19 Settembre 2024, 12:55